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martedì 8 febbraio 2011

ROMA GIORNATE PER I 150 ANNI DELL’UNITA’ D’ITALIA

Ministero per i Beni e le Attività Culturali

Patrocinio del Comitato Nazionale per le Celebrazioni 
dei 150 anni dell’Unità d’Italia

“BELLA ITALIA AMATE SPONDE”: DALLA LINGUA ALLE DONNE DEL RISORGIMENTO AL SUD CON RELAZIONI DI PIERFRANCO BRUNI, NERIA DE GIOVANNI, ANNITA GARIBALDI JALLET, ANTONIO MARIA MASIA  


“FRATELLI  D’ITALIA” è il tema di un percorso di “ragionamenti” e “meditazioni” che filtrano contesti storici, letterari ed artistici che si svilupperà in tre appuntamenti che inizieranno il 24 febbraio prossimo al TEATRO DEI DIOSCURI – Sala Teatro Conferenze del Ministero per i Beni e le Attività Culturali con una serata dedicata a “BELLA ITALIA AMATE SPONDE”, con il Patrocinio del Comitato Nazionale per le Celebrazioni dei 150 anni dell’Unità d’Italia e a cura dell’Associazione Internazionale dei Critici Letterari.
I temi che verranno affrontati sono stati affidati a Pierfranco Bruni e Neria De Giovanni che si soffermeranno su “Lingua e lingue d’Italia”; a Milva Marciano e Antonio Mendoza che parleranno delle donne del Risorgimento; ad Antonio Maria Masia che parlerà di “Sud e Risorgimento”. Concluderà Annita Garibaldi Jallet, direttrice del Museo Garibaldino Porta San Pancrazio.
Nel corso della serata sarà presentato il volume “Bella Italia amate sponde” la cui problematica vive del rapporto tra Lingua, Linguaggi, Storia e contro storia del Risorgimento.
Il tema FRATELLI D’ITALIA è anche il tema di una mostra di satira, grafica, illustrazione con un’opera dello scultore  Silvio Amelio sul 150° dell’Unità d’Italia. Gli altri appuntamenti sono stati fissati per il 26 febbraio e il 3 marzo.
La serata dedicata a “BELLA ITALIA AMATE SPONDE” costituisce il punto di riferimento di una dialettica sulle culture pre e post risorgimentali proprio attraverso un’analisi delle esperienze di critici e scrittori come Pierfranco Bruni e Neria De Giovanni che si sono confrontati con i linguaggi e vivono, con le loro professionalità, una ricerca sia intorno ai concetti di identità e di appartenenza sia sul valore delle lingue: dalla lingua ufficiale e nazionale alle lingue minoritarie che hanno un valore etnico.
Si tratta di un approccio metodologico interessante perché tocca i vari ambiti di una didattica sia storica che linguistica.
Un significativo affresco di un processo culturale partito con le conferenze del 13 novembre scorso alla Provincia di Roma e in Campidoglio e proseguito con la pubblicazione degli Atti che verranno presentati  durante la prima giornata dei lavori. Un raccordo fondamentale anche perché vengono posti a confronto le varie posizioni e le tesi dibattute nel corso della dialettica stoica sul Risorgimento e sull’Unità d’Italia.



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ammazzato nel novembre del 1975

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