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martedì 15 marzo 2011

IL POPOLO ALBANESE TRA LE DUE SPONDE NEL NOME DELLE CULTURE RI-SCOPERTA DELLA CIVILTA’ ARBERESHE

BRINDISI OGGI CONVEGNO DI STUDI UNITI DA UN MARE DI PACE
ITALIA E ALBANIA UNITI NEL NOME DEL MEDITERRANEO E DELLA FIGURA DI SCANDERBEG
La figura di Scanderbeg tra Italia e mondo Italo – albanese. È su questo percorso che si imposterà il convegno che vedrà come relatore ufficiale e istituzionale Pierfranco Bruni, esperto del MiBAC di problematiche le minoranze linguistiche.
Venti anni. Tanti ne sono trascorsi sin da quando Brindisi accolse la moltitudine di albanesi in fuga dalle loro coste per offrire un’occasione a sogni di libertà.
Questo il vessillo che accompagna le commemorazioni di questi giorni, organizzate da Legambiente presso l’Auditorium delle Scuole Pie, Via Tarantini,  a Brindisi.  Tra gli incontri a tema si segnala quello del 15 marzo, con inizio alle ore 18.00, dedicato alla cultura arbëreshë, propria di quegli albanesi ivi emigrati a partire dal XV secolo.
Il dott. Pierfranco Bruni, Archeologo Direttore Coordinatore e Responsabile Progetto le Minoranze Etno-linguistiche del MiBAC (Ministero per i Beni e le Attività Culturali), tratterà di “Albanesi ed Arbëreshë nel regno d Napoli fra storia e tradizioni. Il ruolo di Giorgio Castriota Skanderbeg”.
Il Convegno sarà introdotto dalla prof.ssa Carmen De Stasio, Presidente dell’Ass. Cult. Via Media, la quale tratterà del ruolo della donna arbëreshë.

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Io so perché sono un intellettuale, uno scrittore, che cerca di seguire tutto ciò che succede, di conoscere tutto ciò che se ne scrive, di immaginare tutto ciò che non si sa o che si tace; che coordina fatti anche lontani, che mette insieme i pezzi disorganizzati e frammentari di un intero coerente quadro politico, che ristabilisce la logica là dove sembrano regnare l'arbitrarietà,
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Pierpaolo Pasolini
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