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mercoledì 29 febbraio 2012

Suor Rosana Battista,clarissa

Mi sembra interessante postare la parte iniziale e finale di un documento in cui mi sono imbattuto “suffragante mea fortuna”scritto nell’italiano di qualche secolo addietroe relativo a questo personaggio grottagliese. Mi sono limitato, come era giusto e doveroso, a cercare solo di rendere più agevole la lettura. Spero di esserci riuscito!  ”Innubila lectio” a chi, armato di pazienza e buona volontà,  si vorrà cimentare in questa impresa.



Della Veneranda Serva d'Iddio Suor Rosana Battista delle Grottaglie Monaca di S. Chiara .

“Questa Sposa amantissima del Signore nacque nelle Grottaglie Terra  principale della Provinzia d'Otranto Diocesi di Taranto, l'anno I610. alli 4. di Giugno, giorno di giovedì , e alli 6 del predetto Mese , fu battezzata, e le fu posto nome Rosa. I suoi Genitori furono Francesco Battista , e la Madre Elisabetta Bonifazio, famiglie non meno onorate , che ricche , meritando avere due fratelli, lumi della Poetica , e dell' eloquenza, Giuseppe, e Domenico Battista , il primo morto in Napoli , e i1 secondo nella sua Patria.
Educata da Genitori nel santo timore d'Iddio, s'innamorò anche fanciulla del suo amabilissimo Nazareno , offerendoli per dote il fior Verginale. Entrata d'anni 17. nel Monistero delle Grottaglie nuovamente eretto per non lasciare il nome di Rosa, volle chiamarsi Rosana, ch'era il medesimo; Nome corrispondente ai fatti : Rosa imporporata di S. Amore, odorando mentre fu viva, con odore di Santità , correndo a lei ogni miserabile, ed afflitto per ricevere colla sua intercessione , ogni grazia da Dio , e tirando dal Cielo il vero Sposo per deliciarsi con lei, conforme nella sua vita si sentirà.  Professàta d'anni 18, con giubilo grande di se stessa  e delle Suore, la Regola di S. Chiara a 3. di Decembre …… si diede tutta all'acquisto delle Sante, virtù per mantenere illibata il fior Verginale , ed essere pura non solo di corpo, ma anche di mente; ed il Signore, che si pasce trà gigli  concorrendo alla di lei buona volontà , l'ajutò in tutta la vita mantenendosi candida sino alla morte.Autentica di questa gran Purità , fu la continua risita del suo Sposo, comparendole più fiate, or da Bambino , or da Giovanetto assai bello , ed or d' anni 33. Non potendo andare alle volte in Coro , per le continue infermità , le compariva il Signore, e l'ajutava a recitare 1' Officio, e nel versetto del Gloria Patri; diceva mibi Fitto , & Spiritui Santo . Succedeva più delle fiate , mentre stavano nella metà dell' Officio , esser l'ora del Refettorio, ed il Signore permetteva impedimento nella Cucina, 0 d'ammorzarsi il fuoco, o non cuocersi l'erbe, ed i legumi, affinchè non si dimidiasse la lode al Signore, nè restasse priva la sua serva di quella beata visione.
L'altra virtù, che acquistò fu il disprezzo di se medesima, e in tal maniera si vidde la santa Umiltà radicata nella sua anima, che essendo Abbadessa lavava gli utensili, scopava la cucina, e il  jefettorio, e quello far doveva la serva più bassa del monistero, faceva Suor Rosaria con animo dolce , e tranquillo . 'Perche era alquanto rigida nel governo, bramando sopramodo il totale distaccamento dal mondo, per essere le monache tutte d'Iddio, alcune mormoravano di lei, e alle volte la dileggiavano, con parole ingiuriose, ed ella chinava la testa, dicendo, çhe ciò meritava, per i suoi peccati, e per questa sua umiltà si confondevano tutte diventando ogn'una di loro assezzionsta, passando in un punto l'oltraggio in lode, e l’ odio in amore
Nella meditazione dell' Ubbidienza  apparve il Signore,  ma fasciato con una falcia di oro purissimo sotto il petto, non intese all'ora il Mistero, perche le nacque gran maraviglia, e compassione insieme, vedendolo tutto affannato, e pieno di caldo, e di sudore; le veniva voglia di asciugarlo , mà non ardiva; Gli domandò bensì umilmente: Bellezza del Paradiso, allegrezza degli Angeli ; dolcezza del cuor mio, perche tanto affannato? donde procedono questi sudori: le rispose: mi affatigo e sudo per questo Monistcro.
Nella replica ebbe nel cominciare la medesima visione. Il Signore fasciato sotto il petto con una fascia di oro, ed intese, come in un lampo, che perla grande abbondanza dell' Amore, e della misericordia, ch'egli risiede nel petto, ha bisogno il Signore gire. Così fasciato: le sopravenero tali impeti, che sentendoli venir meno per la dolcezza, gridava con quelle parole di S.Francesco Saverio. Non più, non più basta basta Signore, e soggiunse. Perche dai, o Signore ad una Peccatrice dolcezze di Paradiso, e non pene, e tormenti d'Inferno? In queste dolcezze, ed impeti dimorò più d'un'ora. Meditando le Piaghe, Inginocchiata, cominciò a tremare; passarono i tremori confortata dalla presenza dello Spirito Santo, che in forma,e sotto simbolo di fiune di acqua Cristallina le riempiva 1' anima, e le pareva, che come mezzano tra il Verbo, e l'Anima sua l'adornava di Grazie per farla sua degna Sposa. Sparita questa Visione l'apparve il Signore piagato, ma ogui piaga pareva un Rubbino, e si pose a mano sinistra, godendo, che meditaste nelle sue piaghe , e che le Monache stassero divote, tutte coi Crocefissi nel seno,  infuse in questo principio tanti ardori interni, che per gli incendj, non solo si sentiva liquefare il cuore, ma ardeva ancora ogni parte del Corpo, e divampava nella faccia con maraviglia delle Sorelle. Udendo il discorso della meditazione, e mirando le Piaghe del suo Gesù, ecco dalla Piaga del Costato uscire un raggio come d'oro, che penetrandole il cuore, sentiva dolori di morte, ma le dolcezze ogni dolore assorbiva. Non poteva contenersi d'abbracciare il suo Sposo, or lo contento, rivolo dell' amore mortificante, A chiamava Gioia Anima sua . Dagli incendj le venivano desideri ardentissimi,  che tutto il Mondo ardeste nell' Amor Divino,  che se ne infiammassero le Sorelle; e l'era gran consolazione vederle tutte abbracciate co' Crocefissì, che tenevano, sospirare, e piangere dirottamente mentre cosi languiva , per ordine della Madre- Abbadessa fu cosi' acqua Spruzzata nel volto, all'ora disse , che a suoi languori non giovava altra acqua di Cuore; e però Madri, e Sorelle mie, il vostro amato sia Cristo piagato, piangete il mio Signore , e dateli tutto il vostro Cuore In questi soliloqui amorosi terminò la Serva d'Iddio i Santi esercizj, e noi l'abbiamo qui posti, a fine si sapesse da ognuno, quanto sia Iddio con quell' anime, che lo fervono con Purità , come fu la diletta Sposa di lui Suor Rosàna Battista; visse dopo questi esercizj anni 19. sempre con i medesimi affetti, sospiti  languidezze, e Contemplazioni, Consumata alla fine dal fuoco d' Amor………….passò da questa Vita all' eterna, come piamente si crede. Quel poco si trovò nella sua Cella fu tutto pigliato per divozione, cioè un Crocefiflo, un Cilicio, ed una Corona. Spopoioslì tutta la Terra alla sua Sepoltura, chiamandola Santa, Beata. II lue Corpo riposto nella Tomba Comune del Monistero racchiuso dentro una Cassa, fu veduto pochi anni dupo la morte incorrotto , e trattabile; come rapportano le relazioni autentiche del suo Monistero, da quali s' e cavato quanto di questa Sposa di Cristo abbiamo Scritto.”

2 commenti:

  1. ti leggo sempre con interesse bravissimo

    una tua amica

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  2. simile suore gli ho visto in situazzioni, dir a poco, a sogni di stres,dove mi ano alzato, per non cadere in un pozzo nero e profondo...erano in due...essatamente avevano gli stessi abiti di suora...e da anni che non riesco di dimenticare quel sognio, mentre avevo butatto giu delle medicine e aperto il gas della camera...e vivo ancora penso di sicuro non era la mia ora,ho mi hano dato ancor del tempo perche e 20 anni che e sucesso dopo 1 anno ero guaritto dei miei problemi e conducevo una vita piu che normale ed ero felice,,,non so che altro scrivere ma e pura verita,,,se dovesi dire una bugia direi che gli ho visto in stato cossiente ma preciso che ero adormentatto per andarmene via da questa vita,

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