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mercoledì 2 marzo 2011

“EDUCARE ALLA VITA SPIRITUALE”. INCONTRO CON PADRE SILVANO FAUSTI, GESUITA

sj - Silvano Fausti
Venerdì 4 marzo – ore 20 – Seminario Arcivescovile di Taranto
Di recente, sulla rivista dei gesuiti “Popoli”, commentando l'attualità politica, ha scritto: «Il politico non ha il passaporto per sdoganare  impunemente ogni nefandezza come “effetto personale”, perché tale atteggiamento “diventa una puzza nazionale”». Il titolo del commento è stato: “I festini di Erode e la vergogna nazionale”.
Venerdì 4 marzo, alle ore 20, al Seminario Arcivescovile di Taranto, si terrà una lectio divina sul tema “Educare alla vita spirituale. Partendo dalla Parola di Dio, padre Silvano Fausti, gesuita e rinomato biblista, entrerà nelle dinamiche dell’esperienza spirituale cristiana per aiutare il credente a cogliere la presenza e i “movimenti” dello Spirito di Dio dentro la propria vita.
Padre Fausti, dopo aver compiuto gli studi di filosofia e teologia con un dottorato sulla fenomenologia del linguaggio presso l’università di Münster in Germania, è stato docente di teologia. Pur lavorando part-time in vari continenti, da trent’anni vive in una cascina alla periferia di Milano (Villapizzone), con una comunità di gesuiti dediti al servizio della Parola e inserita in una comunità più ampia di famiglie aperte ai problemi dell’emarginazione. È autore di numerose pubblicazioni biblico-teologiche, sia di studio sia di divulgazione.
Spesso, padre Silvano, interviene nei fatti di attualità con editoriali o commenti sulla rivista dei gesuiti “Popoli”. Ultimamente  ha commentando l’attualità politica in un articolo, a sua firma, scrivendo: «Il politico non ha il passaporto per sdoganare impunemente ogni nefandezza come “effetto personale”, perché tale atteggiamento “diventa una puzza nazionale”». Eloquente il titolo del commento: “I festini di Erode e la vergogna nazionale”.
            L’articolo è nato in risposta ad una lettera inviata da un capo scout preoccupato per i valori che si trasmettono ai giovani, dalla televisione e dai ”partiti al potere” che «hanno sdoganato ogni malcostume e immoralità». Il lettore chiede perché la chiesa non dice come Giovanni Battista a Erode “Non ti è lecito!” e osserva che «unico vero è il potere, il denaro e il farla franca, in barba a ogni legge umana e divina, che si può cambiare o contestualizzare a proprio capriccio». Padre Fausti risponde rilevando che i mass media «hanno sostituito il ruolo educativo della famiglia  proponendo il modello del “festino di erode” e c’è chi diffonde e difende il male di chi sta al potere. Chi invece denuncia “ancora non rischia la testa” come Giovanni Battista, ma “di sicuro il mezzobusto”».
            Secondo il gesuita – in chiusura al commento scritto sulla rivista – occorre «più profezia e meno scodinzolamenti» e chiede che i «vescovi siano sempre meno yes-man e più yes-Lord», cioè Sì Signore. E conclude: «I cristiani hanno la possibilità, anzi il dovere, di convertirsi e cambiare la situazione. Toccato il fondo, il futuro non può che essere migliore per questa nostra amata, povera Italia!».

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