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venerdì 5 novembre 2010

Carrieri: investimenti mirati e nuovi campus per migliorare l’edilizia scolastica

Le proposte avanzate dall’assessore ai Lavori pubblici al convegno nazionale dell’Ance


Maggiore collaborazione tra i vari livelli istituzionali, investimenti mirati e funzionali alla riqualificazione dei plessi scolastici esistenti, implementazione di nuovi modelli gestionali: sono queste le principali proposte presentate dall’assessore provinciale ai Lavori pubblici Costanzo Carrieri al convegno nazionale tenutosi a Venezia e organizzato dall’Ance, l’associazione dei costruttori edili.L’esponente della giunta Florido è stato chiamato a relazionare in rappresentanza dell’Upi, l’Unione delle Province Italiane, sul tema “Progetto scuole: una proposta dell’Ance per il rinnovo del patrimonio scolastico”. Ecco una sintesi del suo intervento che ha riscosso unanime apprezzamento. 
“In uno scenario caratterizzato da una sempre maggiore scarsità di risorse finanziarie da destinare alla riqualificazione, alla manutenzione e alla gestione delle scuole, si rende quanto mai necessario agire in più direzioni per raggiungere risultati concreti a beneficio della popolazione studentesca.
La prima risposta va ricercata nell’azione del governo: se la scuola, come spesso è stato ribadito in questi anni, è un obiettivo strategico per il sistema Paese allora occorre essere coerenti fino in fondo programmando massicci investimenti in questo settore. In secondo luogo, bisognerebbe impiegare quelle somme di danaro che sono nella disponibilità degli enti locali ma che tuttavia non possono essere spese a causa dei vincoli legati al patto di stabilità. Un altro aspetto da sottolineare è la possibilità di realizzare gli accorpamenti dei plessi scolastici, anche in considerazione del fatto che è stato precluso l’aumento dei punti di erogazione del servizio secondo una norma emanata dal ministero della Pubblica Istruzione nell’anno scolastico 2008-2009. Questa scelta, se rispettata, ci permetterebbe di razionalizzare al meglio la gestione degli spazi e l’impiego dei fondi.


Di notevole interesse è anche la cosiddetta ‘rottamazione e riqualificazione per sostituzione’; si tratta di sostituire edifici obsoleti ed energeticamente inefficienti con nuovi plessi di scuole accorpate per costruire dei veri e propri campus in linea con le mutate esigenze degli studenti e dei flussi di mobilità scolastica da un comune all’altro. In tal modo, avremmo a disposizione immobili di altissimo livello sotto il profilo della sicurezza e della massima funzionalità; edifici con queste caratteristiche sarebbero destinati ad ospitare non solo le scuole ma anche altre attività non necessariamente legate al mondo dell’istruzione. A questo scopo, per esempio, ben si presterebbe la formula del ‘project financing’.


Come pure utile risulta essere il cosiddetto ‘leasing in costruendo’, cioè una forma di finanziamento privato delle opere pubbliche. Il meccanismo è semplice: una banca anticipa all’impresa costruttrice il finanziamento necessario per realizzare la scuola; la pubblica amministrazione, soggetto appaltante e quindi proprietario dell’immobile al termine dell’operazione, corrisponde all’istituto di credito un canone annuo per un determinato periodo. Il vantaggio è presto detto: i fitti passivi, che rappresentano un costo senza alcun beneficio per la comunità amministrata, diventano rate di ammortamento della nuova scuola.


Ma se queste sono alcune delle proposte che andrebbero seriamente prese in considerazione per garantire investimenti certi e interventi concreti a beneficio del sistema scolastico – ha sottolineato Carrieri – è pur vero che il primo e più importante tassello di questo complesso mosaico è rappresentato dalla volontà politica.


Noi sappiamo che non è possibile parlare di sviluppo prescindendo dalla scuola e dalla ricerca. Se ne siamo davvero convinti, è allora doveroso  trasformare questa affermazione di principio in un impegno quotidiano, serio ed appassionato per favorire la crescita economica e sociale del nostro paese e, soprattutto, per dimostrare con i fatti di stare dalla parte delle future generazioni”.


Per approfondire questi temi l’assessore Carrieri, d’intesa con la locale sezione dei Costruttori edili, organizzerà un convegno a Taranto.

1 commento:

  1. Chiassà cosa hanno previsto per la SCUOLE DIFFUSE cioè per quelle scuole senza una sede idonea, in case in affitto, senza palestra o altri luoghi in cui gli alunni si possano ritrovare tutti, in pratica come il nostro Liceo. Il CAMPUS DIFFUSO?

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