Vigiliamo rinnova la richiesta dei controlli e denuncia come immorale l'accettazione dei rifiuti campani in cambio del "risanamento" della sanità pugliese
Da Grottaglie, il comitato Vigiliamo per la discarica ribadisce la necessità che il presidente Vendola disponga controlli per accertare se i rifiuti provenienti dalla Campania siano veramente inertizzati, corrispondano alle caratteristiche che per legge devono avere i rifiuti definiti “speciali - non pericolosi”, e non siano radioattivi.
Questo appello è stato rivolto già il 18 ottobre u.s. al presidente Vendola. Ora Vigiliamo lo ripete. E torna a chiedere che lo facciano proprio non solo i Sindaci delle città vicine alle discariche Italcave, Ecolevante e Vergine alle quali oltre un mese fa questo appello è stato fatto pervenire sia per posta elettronica che per raccomandata a.r., ma anche i Prefetti di Bari e Taranto e il Sindaco di Canosa, nel cui territorio è attiva la quarta discarica pugliese che ospiterà i rifiuti campani.
Non bastano le rassicurazioni dell’assessore regionale Nicastro sui rifiuti provenienti dallo stabilimento della Sfir, né le rassicurazioni del consorzio Cite che si è assicurato l’appalto per trasportare i rifiuti nelle discariche del tarantino. Non basta che i Sindaci urlino il loro malcontento e ripetano generici “no”, come hanno fatto quasi tutti.
Bisogna esigere che il presidente Vendola, secondo i compiti della carica che ricopre, disponga affinché le sezioni provinciali delle Asl e dell’Arpa di Taranto e Bari effettuino adeguati e severi controlli sia sulla effettiva stabilizzazione, non nocività e mancanza di odori, che sulla non radioattività dei rifiuti che arriveranno, o stanno già arrivando?, in Puglia.
Infatti non sono di poco conto le circostanze: che la Corte di Giustizia Europea ha condannato l’Italia perché per la regione Campania non ha adottato “tutte le misure necessarie per assicurare che i rifiuti siano recuperati o smaltiti senza pericolo per la salute dell’uomo e senza recare pregiudizio all’ambiente …”; che sono stati scoperti tassi di radioattività superiori al consentito nella spazzatura già stabilizzata inviata da Napoli e destinata all’inceneritore di Amburgo e alla discarica di Chiaiano.
E’ già una grave questione morale, oltre che ambientale e sanitaria, che la Campania sia in una continua emergenza che periodicamente si acuisce. E’già una grave questione morale, oltre che ambientale e sanitaria, che in Puglia ci siano così tante discariche per rifiuti industriali, autorizzate spesso in modo illegittimo in zone sottoposte a pesanti vincoli e in aree già a grave rischio ambientale.
E’ già una gravissima questione morale che “decisivo per il raggiungimento dell’intesa [tra il Governo e la Regione Puglia per il piano di rientro ndr] sarebbe stata anche l’emergenza rifiuti in Campania: di fronte al sì della Puglia nell’accogliere la monnezza, era difficile per il governo tenere in piedi ancora a lungo il braccio di ferro sulla sanità”, come scrive B.Martellotta sulla Gazzetta di domenica 29 c.m.
Ma sarebbe veramente una gravissima questione morale all’ennesima potenza che il presidente della regione Vendola non provvedesse a disporre gli adeguati controlli, come la sua carica gli impone di fare!
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