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sabato 27 novembre 2010

Inaugurato il circolo FLI e presentato il suo Coordinatore, il prof ing. Lugi DE Filippis

Intervento a cura di Luigi De Filippis  Coordinatore Circolo di Grottaglie 
In qualità di Coordinatore Cittadino, ho il piacere e l’emozione di dare il benvenuto a tutti alla presentazione ufficiale del Circolo di Grottaglie di Futuro e Libertà per l’Italia. Circolo che da questo momento sarà su Grottaglie l’unico riferimento ufficiale per Futuro e Libertà.
Un ringraziamento particolare all’on. Patarino, coordinatore provinciale nonché da qualche giorno, fresco di nomina, Vice coordinatore nazionale con delega al Sud. Un ringraziamento agli organi di stampa presenti che invito a riportare sempre, nel bene e nel male, ciò che proporremo e soprattutto ciò che faremo. Infine, un ringraziamento a tutti gli amici e simpatizzanti presenti.
Chi sono?
Per prima cosa vorrei spendere qualche minuto per presentarmi. Sono Luigi De Filippis, ho 38 anni, grottagliese di nascita, sposato con due bimbi, laureato in Ingegneria Meccanica, dottorato di ricerca, assegno di ricerca post dottorato. Dal 2001 docente universitario a tempo indeterminato c/o il Politecnico di Bari. Svolgo la mia attività di docenza e di ricerca tra Bari e Taranto, prevalentemente su Taranto. Investire su Taranto è stata per me una scelta poiché volevo e voglio dare il mio contributo allo sviluppo del ns territorio. In questi anni ho avuto il piace di sedere, perché votato e non perché nominato o prescelto, per 6 anni nel CdA del Politecnico di Bari. Questa importante esperienza mi ha sicuramente permesso di conoscere meglio e molto da vicino come funziona un “carrozzone” della Pubblica Amministrazione, con tutti i pro e i contro. Dal 2005 sono presidente di una società Spin Off del Politecnico di Bari, società da me ideata e sviluppata operante nel settore delle costruzioni saldate: attività di formazione (dal saldatore all’ingegnere della saldatura), attività di ricerca, attività di ingegneria.
Perché ho deciso di scendere in campo?
Molti in queste settimane mi hanno chiesto, e sicuramente molti ancora se lo chiederanno, che cosa mi
abbia spinto ad intraprendere questa avventura. Sicuramente, in primissima battuta, posso affermare che la mia scelta è legata alla voglia di dare il mio contributo per far risvegliare il nostro territorio e, soprattutto, il nostro paese che oggi è, purtroppo, diventato esclusivamente un “DORMITORIO”. Sono costantemente sollecitato a dare il mio contributo, ogni qualvolta, fuori dal nostro territorio, mi rendo conto di quanto Grottaglie sia ormai sconosciuto. Quei pochi che ancora ne parlano, ne parlano esclusivamente per quanto rappresentava nel passato.
Certamente il mio contributo avrei potuto darlo in tantissimi altri modi. Vi posso assicurare di averci più volte provato. A causa della mia giovane età e della mancanza di “sponsorizzazione” ho preso spesso però parecchie porte in faccia soprattutto da chi non era e non è abituato ad ascoltare.
Perché in Politica?
Da sempre ho seguito molto da vicino l’operato politico del nostro Presidente Gianfranco Fini. In passato, soprattutto a livello locale, mi sono però dedicato alla politica in maniera passiva. Sono stato alla finestra limitandomi esclusivamente a criticare da casa quello che veniva fatto. Questo atteggiamento mi ha, inoltre, portato nel tempo ad allontanarmi sempre più dalle questioni politiche spesso anche per mancanza di fiducia nella nostra classe politica. Qualche anno fa, ho incontrato l’on. Patarino che mi ha trasmesso il suo entusiasmo e la sua onestà e correttezza politica. Certamente questo incontro ha contributo a riavvicinarmi, solo in parte, alla politica e, soprattutto, ai problemi che la politica dovrebbe giornalmente affrontare e risolvere. Ho però provato a riavvicinarmi da tecnico, provando cioè a dare il mio contributo ai problemi, soprattutto del mio territorio, da ingegnere e da docente universitario, praticamente offrendo ciò che so fare. È giusto che ciascuno faccia il suo, ciò per cui è portato senza improvvisarsi onnisciente.
Sicuramente il sottoscritto, insieme a chi ha deciso di condividere con me quest’avventura, ha un vantaggio.
Io non ho nulla da chiedere alla politica, ho solo da dare qualcosa alla politica. Per intenderci ed essere chiari e trasparenti, siamo tutti giovani professionisti, affermati nei nostri settori con notevoli soddisfazioni, e non siamo quindi qui alla ricerca di uno stipendio a fine mese dalla politica , ancor di più, alla ricerca di altro. Questo impegno è per noi solo tempo sottratto al nostro lavoro e, soprattutto, alle nostre famiglie.
Il mio entusiasmo è sicuramente cresciuto giorno dopo giorno, man mano che Generazione Italia prima e Futuro e Libertà dopo muovevano i loro primi passi. Da Mirabello ad oggi. La possibilità di esprimere le mie idee, la possibilità di essere ascoltato, la possibilità di confrontarmi con altri amici su argomenti concreti, gli incontri con l’on. Bocchino a Bari e con l’on. Moffa nelle “Serate d’Ascolto” che abbiamo organizzato sul territorio, hanno sicuramente entusiasmato ancora di più il sottoscritto. Colpo di grazia al mio entusiasmo sono stati i due giorni trascorsi qualche weekend fa a Bastia Umbra dove ho toccato con mano la voglia di fare qualcosa per questo nostro bellissimo paese. Certamente in Umbria il discorso del Presidente Fini è stato il momento clou ma vi posso assicurare che tutto il contorno non era da meno, anzi… I contenuti del “Manifesto per l’Italia”, letto magistralmente da un commosso Luca Barbareschi, sono molto fondamentali ed importanti per il futuro del nuovo partito. Vi posso garantire che ascoltarlo trasmette deibrividi. Invito chi non l’avesse fatto ancora a leggere con attenzione il manifesto, non a caso ho pensato importante diffonderlo il più possibile, e se possibile ad ascoltarlo letto dallo stesso Barbareschi. In questi giorni ho riletto più volte il “Manifesto” è ho fatto una considerazione che vorrei condividere con Voi.
Quanto riportato nel Manifesto in realtà non è né di destra né di sinistra. È soltanto buon senso. Questo ovviamente mi ha dato un motivo in più per spendermi in quest’avventura e metterci la mia faccia. Se il buon senso, che dovrebbe essere il fondamento di tutto, è diventato oggi la novità, vuol dire che abbiamo raggiunto definitivamente il fondo.
La mia partecipazione a Generazione Italia e Futuro e Libertà è certamente legata alla speranza che, nel più breve tempo possibile, si possa concretamente dare il nostro contributo per evitare che il nostro paese, ormai decadente sia sul piano etico che socio‐economico, possa definitivamente implodere, mentre tutti noi siamo distratti da vicende troppo frivole per cercare una soluzione. Ritengo che il Paese abbia bisogno del contributo dei giovani, di idee nuove, di una nuova classe politica che abbia davvero le capacità di ascoltarne i bisogni ed elaborare proposte concrete, che vadano al di là degli interessi dei singoli e delle posizioni di convenienza politica. Solo se FUTURO e LIBERTÀ sarà in grado di incarnare questa speranza la gente ci capirà e ci seguirà.
Certamente molti degli errori che hanno portato la nostra Italia in questa situazione sono stati fatti da chi oggi è al governo. È vero quindi che anche noi, fino a qualche giorno fa al Governo, abbiamo fatto i nostri errori ed abbiamo avallato errori altrui. È altrettanto vero che abbiamo però riconosciuto i nostri errori e, soprattutto, gli errori altrui ed abbiamo deciso di prendere altre strade. Ammettere i propri errori è segn di maturità e noi lo abbiamo fatto. Abbiamo impiegato parecchi anni ma alla fine NOI ci siamo arrivati. Magari tutti fossero in grado di ammettere i propri…
Cosa ci proponiamo su Grottaglie?
Come già detto ci sarebbe tanto da fare per il nostro paese. Proporre qualcosa di concreto, sensato ed utile per Grottaglie è in questa fase certamente “molto semplice”. Alla luce di quanto è stato fatto negli anni da chi in questo momento governa il nostro territorio, fare di peggio ritengo sia praticamente impossibile.
Grottaglie così come tutto il territorio tarantino è un’opportunità. Abbiamo la fortuna/sfortuna di disporre di una grande palestra. A livello di problemi non ci facciamo mancare assolutamente nulla. Dalle problematiche ambientali ai mal funzionamenti della sanità; dal progetto di nuove strutture sul territorio alla crisi che sta colpendo tutto il nostro sistema della formazione; dai dissesti finanziari alla crisi economica; dalle discariche alle centrali nucleari; dai problemi del turismo a quelli dell’agricoltura; dalle grandi aziende che vengono a prendersi i nostri finanziamenti senza portare nulla (neanche i posti di lavoropromessi) al modo di spendere, a titolo spesso esclusivamente personale, i fondi pubblici; dall’interporto alla logistica, e così via. I problemi possono infatti rimanere tali o diventare anche importanti opportunità.
Dipende dalla chiave di lettura.
Il nostro programma, per pensare al futuro del nostro paese e risvegliarlo dal torpore in cui è caduto, partirà certamente dalla tradizione grottagliese senza trascura però il presente. Stiamo lavorando ad un programma concreto che si possa realizzare in un arco temporale idoneo. Non possiamo e non voglia
promettere la luna. E soprattutto non vogliano promettere posti di lavoro a nessuno. Quello che possiamo promettere e che ci batteremo affinchè si possano sviluppare realtà in grado di offrire ai nostri giovani opportunità a cui accedere esclusivamente per le proprie competenze e capacità personali.
Sicuramente una delle parole da tutti più utilizzata in questi tempi è la parola MERITOCRAZIA. Purtroppo però la MERITOCRAZIA non può e non deve essere un concetto puramente teorico. Servono regole chiare,precise, inequivocabili e, soprattutto, occorre verificare che, entro tempi certi, le stesse vengano applicate.
Mi auguro che questo nuovo soggetto politico possa dare un contributo concreto affinché la MERITOCRAZIA diventi una prassi comune e non un’eccezione. Non è solo la speranza di quei giovani di buona volontà che cercano con intelligenza ed impegno il loro percorso umano e sociale, ritengo sia una necessità per l’intero paese. Per questo noi ci batteremo per la Meritocrazia. Così come ci batteremo per far capire a tutti, soprattutto alle nuove generazioni, che è giusto lottare per i propri DIRITTI ma non bisogna dimenticare che ciascuno di noi ha anche i propri DOVERI da rispettare.
Qualche tempo fa, leggendo un rapporto relativo ad un’indagine condotta dall’Università della Sapienza di Roma, sono rimasto senza parole perché veniva ufficializzata un’idea che nel tempo, giorno dopo giorno, mi sono fatto a causa del lavoro che svolgo. Un lavoro che mi porta a contatto con centinaia di ragazzi ogni anno. In Italia la classe maggiormente in crescita di ragazzi, tra i giovani dai 20 ai 35 anni, è quella definita dei”né‐né” ovvero né studio né lavoro. Praticamente ragazzi senza alcuno stimolo. Ragazzi senza un futuro.
A dir poco terribile!!! Cercheremo nel nostro piccolo, in stretto rapporto con le istituzioni preposte e sopratutto con le famiglie, a dare nuovi stimoli ai nostri ragazzi, lavorando sulla formazione, sulla diffusione della cultura, sui momenti di incontro formativi, sui momenti di confronto, ecc. Sicuramente al primo posto viene la formazione dei nostri ragazzi che rappresentano il futuro del nostro paese Italia.
Formazione che a Grottaglie ha sempre destato poco interesse. Avevamo una Scuola fiore all’occhiello:l’istituto d’arte. Siamo riusciti a distruggerlo. Abbiamo la realtà del Liceo Moscati, in continua crescita, che da anni cerca una sede propria. Una sede promessa da anni dai sindaci che si sono susseguiti, anche quando hanno occupato poltrone a livello provinciale. Praticamente dagli anni 80 sento parlare quasi ogni anno di posa della prima pietra. Non si può prendere così in giro la gente, i ragazzi, le famiglie. Se avessero effettivamente messo ogni anno una pietra, in trent’anni avrebbero costruito più di un edificio. Cercheremo di recuperare la tradizione grottagliese. La nostra tradizione è sicuramente la ceramica ed il bellissimo quartiere delle ceramiche, invidiatoci da tanti ma bistrattato dai grottagliesi e, soprattutto, dai nostri amministratori. Ci sono realtà che se avessero avuto un quartiere come il nostro avrebbero costruito una fortuna. Ci impegneremo a riportare nel mondo il nostro quartiere delle ceramiche con tutti gli artigiani che giornalmente lavorano molto duramente per campare. Mi ha colpito, navigando su internet, che in Umbria hanno addirittura costituito un Circolo di Futuro e Libertà del Distretto della Ceramica.
La nostra tradizione è anche l’agricoltura ed il duro lavoro dei campi. Cosa si è fatto in questi anni per il settore? Come si sono aiutati concretamente i nostri contadini? Come si è aiutato chi ha cercato di avviare nuove iniziative?
È però importante pensare al futuro, pensare a nuove opportunità. Una fra tante è sicuramente Il turismo.
Le nostre ceramiche possono generare turismo, le nostre masserie possono generare turismo, il nostro centro storico (abbandonato a se stesso), può generare turismo. Grottaglie può generare turismo.
Ovviamente lavoreremo anche per questo.
Infine, ci piacerebbe gestire in maniera trasparente i rapporti con le aziende che si sono insediate o si insedieranno sul nostro territorio. Ci piacerebbe aiutare le nostre aziende meritevoli. Abbiamo dei poli importanti ma poco aiutati. Mi viene da pensare al comparto delle zanzariere, al settore alimentare, al
settore della produzione di vino ed olio. Aiutare le aziende non significa solo aiutare gli imprenditori, significa anche e soprattutto creare nuovi posti di lavoro e rimettere in moto il sistema. Aiutare gli imprenditori in maniera trasparente non è reato.
Ovviamente abbiamo poi tutta una serie di altri problemi assolutamente non di second’ordine: la raccolta differenziata, le discariche, l’isola ecologica chiusa, una possibile centrale nucleare a qualche chilometro di distanza, una piscina comunale chiusa, un piano traffico inesistente, l’assistenza agli anziani, strutture sanitarie al limite. I problemi però possono e devono essere affrontati solo da tecnici competenti e, soprattutto, nelle sedi competenti. Prendo in prestito un bel titolo di oggi del “Corriere del Giorno”: L’isola ecologica…che non c’è. Noi potremmo dire L’Amministrazione comunale che non c’è o forse che non c’è mai stata.
Nel programma che presenteremo i nostri punti fermi saranno quindi: i giovani ed il loro futuro, gli anziani ed il loro passato, la cultura dei diritti e dei doveri, il recupero delle nostre tradizioni facendole ritornare ad essere per noi opportunità, il rispetto dell’ambiente.
Si potrebbe mettere tanta altra carne sul fuoco. Ma credo che ce ne sia già abbastanza per lavorare
duramente per i prossimi anni. Dobbiamo solo capire quanto sia effettivamente necessario lavorare tutti insieme nella stessa direzione.
Come ci porremo alle prossime elezioni?
In primavera qui a Grottaglie saremo chiamati alle urne per eleggere il nostro nuovo sindaco e tutti i consiglieri. La posizione di Futuro e Libertà sarà quella di confrontarsi sui programmi prima e poi, eventualmente, sui nomi. In questi giorni si fanno tanti nomi, sui quali personalmente, in qualità di coordinatore cittadino, non ho nulla da dire, ma ancora non ho sentito parlare di programmi. Futuro e
Libertà a breve completerà il Suo programma ufficiale per Grottaglie e lo renderà pubblico. Certamente siamo una forza di centro destra e siamo disponibili a contribuire al successo del centro destra. Ci rendiamo disponibili a proporre e a concordare programmi importanti, concreti e, soprattutto, serie e realizzabili.
Qualora non ci dovessero essere programmi da condividere, noi non avremo difficoltà a portare avanti da soli il nostro. Noi siamo convinti che tutti possano avere idee e programmi vincenti. Le buone idee e i programmi vincenti non possono e non devono avere colore, soprattutto colore politico. Ormai è necessario buttarsi alle spalle l’approccio sbagliato di criticare tutte le idee solo perché proposte da un nostro avversario politico.
Per informazioni
Il nostro progetto, iniziato con i momenti di confronto rappresentati dalle “Serate d’ascolto”, non si è esaurito con i pochi incontri fatti sino ad ora su tutto il territorio. Il nostro è un nuovo modo di voler fare politica, ovvero ci poniamo come base di partenza Ascoltare la gente ed insieme portare avanti le nostre battaglie. Pertanto riteniamo fondamentale essere costantemente contattabili. Allo scopo, con riferimento alla realtà di Grottaglie, è stato attivata, in maniera esclusivamente provvisoria, un indirizzo di posta elettronica alla quale poter inviare tutti i vostri messaggi. Perché in maniera provvisoria? Perché stiamo lavorando alla realizzazione di un portale telematico unico per tutta la provincia di Taranto, caratterizzato da aree comuni e da aree riservate ai singoli circoli. Un portale nel quale ci si propone di utilizzare tutti gli strumenti informatici attualmente disponibili. A riguardo anticipo che stiamo lavorando su un progetto che verrà a breve presentato, a livello provinciale, nell’ambito di una conferenza stampa. Colgo l’occasione però per ringraziare il dott. Guglielmo Greco (onestamente non saprei come definirlo: un cervello in fuga o un rientro di cervelli, visto che si divide tra l’Italia e l’Inghilterra, come spesso accade con successi più all’estero che in Italia.) e il dott. Francesco Giuri, perché stanno lavorando sull’idea di base del portale.
Alcuni aspetti organizzativi prima di lasciare la parola all’on. Patarino.
Domenica mattina saremo in piazza con un gazebo per raccogliere le firme per il “Manifesto per l’Italia”. Chivuole può ovviamente sottoscriverlo già questa sera. Sono altresì aperte le adesioni al movimento “Generazione Italia” che dal 01.12.2010 saranno trasformate in adesioni a Futuro e Libertà.
I giovani simpatizzanti possono mettersi direttamente in contatto con il sig. Francesco Fischietti
(personalmente darò i riferimenti agli interessati) in qualità di Responsabile di Generazione Giovani per laprovincia di Taranto, che purtroppo oggi non è qui poiché impegnato a Roma per la prima riunione della Consulta dei 100 impegnati ad organizzare l’attività dei giovani di Futuro e Libertà.
Grazie a tutti per la pazienza e passo adesso la parola all’on. Patarino e rimango a completa disposizione di tutti Voi per qualsiasi tipo di domanda a fine incontro.

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Io so perché sono un intellettuale, uno scrittore, che cerca di seguire tutto ciò che succede, di conoscere tutto ciò che se ne scrive, di immaginare tutto ciò che non si sa o che si tace; che coordina fatti anche lontani, che mette insieme i pezzi disorganizzati e frammentari di un intero coerente quadro politico, che ristabilisce la logica là dove sembrano regnare l'arbitrarietà,
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Pierpaolo Pasolini
scrittore
ammazzato nel novembre del 1975

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