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mercoledì 16 giugno 2010

APERTAMENTE - 16 giugno2010 - Ad maiora...forse!!!


Da molto tempo che non mi dedico a scrivere i miei editoriali che titolo APERTAMENTE perché scritti di getto, con grande passione, con il cuore in mano e senza ipocrisia. Devo confessare che dall'ultimo mio editoriale datato 26 maggio, mi pare, sono state numerose le volte in cui ho aperto la pagina per scrivere e dopo due righe ho chiuso la videata senza nemmeno salvare l'incipit, non ero nelle corde e mi è successo più di una volta. Stamane ci riprovo e non so se questo mio scritto che scorre veloce sul monitor vedrà la pubblicazione, di certo sono pervasa dalla voglia di chiudere e lasciare perdere, perché quello che ogni giorno vedo e sento mi piace sempre meno, mi indigna e non nascondo che comincio a sentire i segnali di sfinimento dovuti alla certezza che tutto ciò che nel mio piccolo sto facendo non servirà a nulla, perché ormai la verità si è arresa ai poteri forti, come quello economico che tutto gestisce nel nostro Paese, ed in particolare nel nostro territorio, dove la legge del malaffare, del furbetto del quartierino, del giornalista pennivendolo, la fanno da padrone su quella minoranza etica che lotta, lotta e lotta, ma che non approderà quasi a nulla, perché se il discorso di due ore di un Governatore che facendo il verso al Cavaliere, oltre a tenere incollati i consiglieri e l'intera giunta alle poltrone, narcotizza metà pugliesi, a nulla può quella minoranza etica che cerca di far capire che quell' affabulatore ha dato l'ok a ben 5 inceneritori privati della Marcegaglia, ridurrà i posti letti a favore di un San Raffaele del suo amico don Verzè nonché amico di Silvio il grande. E come se non bastasse sentiamo promettere ai nostri giovani ben 100 cantieri in altrettante cittadine della nostra Puglia, un ritornello che abbiamo già sentito dal grande Silvio per il quale è stato preso in giro per anni e i cui effetti stiamo ancora attendendo. Ecco questo è quanto ci viene propinato attraverso una melassa dialettica, da nodo alla gola, dopo di che emozionati, indignati e con l'animo in subbuglio, non ci resta che attendere, ma sappiamo tutti benissimo che i tempi non sono buoni, la forbice si sta divaricando sempre più, i poveri sempre più poveri ed indebitati ed i ricchi sempre più ricchi. Cambio Ieri sono stata a Taranto sono scappata via, non so come facciano a resistere i tarantini, l'aria è pesante e irrespirabile, guardavo in faccia i visi della gente, non ho trovato una benché minima traccia di salute, la maggior parte con visi tirati, lineamenti sofferenti perché ormai la mal'aria sta minando gli organismi, sono scappata via, nella mia Grottaglie che nonostante tutto ha ancora un po' di aria respirabile sempre quando non c'è quell'olezzo ecolevantino. Ah Grottaglie, mia amata Grottaglie! ieri sera quante volte è stato ricordato l'amore del dr. Ciro De Roma per questa nostra città, quante belle parole anzi quanti fiumi di inchiostro ha versato quel gentiluomo che era Ciro De Roma, belle le parole di Gianpaolo Cassese nel ricordarlo, e bello anche il video di quasi mezzora in cui sono state raccolte immagini della importante vita di Ciro De Roma, una vita dedicata alla onesta professione di medico, alla famiglia, alla politica, anche se poi, nella seconda metà della sua esistenza, l'aveva un po' abbandonata perché ormai la politica attuale lo aveva deluso in quanto priva di valori e mercenaria. Insomma ieri sera un profilo a tutto tondo di Ciro De Roma che è morto con il desiderio di vedere intitolata piazza P. di Piemonte al suo amatissimo senatore Pignatelli, il grande politico grottagliese che fondò il nostro Ospedale San Marco, fiore all'occhiello della nostra Provincia sul quale oggi pende la spada di Damocle della chiusura. Sì la chiusura! non illudiamoci il percorso è quello, già chi vi lavora all'interno sta cercando di sistemarsi nel San Raffaele di Taranto (500 posti letto di cui solo 50 pubblici), altri si stanno organizzando con la pensione, prepariamoci alla vista di un ex Ospedale san Marco che se ci va bene sarà un cronicario con ambulatori dove al massimo ci misureranno la pressione del sangue, per il resto ci toccherà andare al San Raffaele, dove già politici del nostro territorio stanno scegliendosi la poltrona, perché molti di loro non potranno più essere eletti e stanno cercando posti al sole. Come per esempio l'assessora prossima pensionata statale e al compimento o quasi della sua carriera politica, per lei niente poltrona al San Raffaele, è pronta la poltrona di direttrice della Biblioteca comunale, di prossima apertura, una buona uscita se la merita dopo 10 anni di fedele servizio ad una Amministrazione che verrà ricordata nei libri di storia come quella della valorizzazione della munnezza e delle piazze, passando per l'edilizia e lottizzazione selvaggia. Mentre l'assessora divorava patrimoni pubblici in nome della cultura, la stessa cultura che continuerà a coltivare in Biblioteca. Più meriti di così non potevano esserci. Ad maiora!!!

foto: il poster e il materiale tipografico è stato realizzato da Usopposto

8 commenti:

  1. Mi trovi d'accordo su quasi tutto cio' che hai scritto, su Grottaglie e sui personaggi.

    Non mi trovi d'accordo sulle lodi al dr.De Roma e mi spiego.

    Ho conosciuto il personaggio, l'ho frequentato e lui ha frequentato la mia casa.

    Un signore nei modi, professionista preparato e gentile: su questo non ci piove e lo dico a ragion veduta e cognizione di causa, a differenza di tanti altri tafazzi che oggi si sprecano nelle lodi solo per sentito dire e per accodarsi al carro.

    Ve ne sono a migliaia di siffatti personaggi:ma il nostro ciro De Roma, secondo me, e' ricordato solo per una sua prerogativa.

    Faceva parte di quella cerchia che faceva capo alla DC, con il senatore Pignatelli in primis e Bagnardi senior in secundis.
    Se non ne avesse fatto parte oggi non staremmo a ricordarlo,cosi come non ricordiamo tanti altri galantuomi che si sono sprecati per la nostra cittadina.

    Basti vedere chi sono i tali che terrano le orazioni per rendersi conto di quanto sto scrivendo.

    In conclusione, il nostro ciro De Roma e' ricordato solo perche faceva parte di quella cerchia e questo fa parte di un ben disegno, non ultimo quello di intitolare la piazza P.di Piemonte al senatore Pignatelli.

    Vedrete che tra poco, anche Bagnardi senior avra' la sua esposizione al sole delle lodi e dei salamelecchi.

    NB se l'assessora dai cotonati capelli avra' la sua brava biblioteca, dipendera' dall'attenzione,cura e controllo dei cittadini, su cui non nutro la benche minima fiducia.

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  2. Che vergogna ieri sera si è atteso per un ora che cominciasse la serata, il presidente dei Lions si è presentato con quasi un'ora di ritardo.
    Ma chi si crede di essere... ma il rispetto della gente glielo ha mai insegnato qualcuno?

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  3. MIO anonimo/a,

    i Lions sono i Lions , sai quanta gente vuole entrarci? E' moda, si puo' andare in pelliccia, in decolte', con la collana nuova che luccica: chi e' iscritto e' migliore del popolino, occupa una certa posizione sociale.

    Molta gente fa la fila per entrare.....

    anonimo/a , aggiornati...........

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  4. Caro avvocato sbagli a parlare così di Ciro De Roma. Fossi in te me ne vergognerei. Per parlare di persone come lui dovresti prima sciacquarti la bocca 1000 volte! Sei stato un'opportunista tutta la vita e tu si che hai amato il compromesso, anche quando era fuori luogo. VERGOGNATI!


    I miei sinceri complimenti, invece, a Lilli per il suo Apertamente. Continua a scriverli, i tuoi editoriali. Sono seri ed incisivi.

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  5. Rispondo al commentatore del 16 giugno - h. 11,26.

    A ciascuno è consentito dire ciò che gli pare.
    Ci mancherebbe altro.
    C'è chi ci è morto per consentirci questo.

    Così come è proprio degli imbecilli dire imbecillità.
    E' nella natura delle cose.

    L'altra sera del Ciro De Roma democristiano e civico amministratore non è stata spesa una parola.
    Qualche immagine che lo ritraeva con De Gasperi o con il Prof. Ettorre. Null'altro.

    Così come velocemente si è detto del Ciro medico.
    Egli, nella professione era così, come si usava nel suo tempo (ora molto meno), era sacerdote geloso del giuramento di Ippocrate : al servizio del malato. Chiunque fosse.

    Pochissimo si è detto della Sua dimensione familiare : essa appartiene a Franca, a Rosaria, a Rossella, a Francesco, a Irene e rispettivi coniugi e figli e poi... via via anche a noi tutti parenti.
    Dimensione gelosamente e privatamente custodita da ciscuno di noi.

    Quel che è stata celebrata, invece è la vita di Ciro De Roma dopo il Suo pensionamento. Quella fase della vita in cui molti si chiudono in un arido e avaro isolamento.
    Quella, invece, per Ciro, è stata la fase della fecondità pubblica.
    Dismesso il camice bianco e lasciata riposare la Olivetti, la scienza medica e la fisica hanno lasciato il posto all'impegno civile, alla letteratura ed alla lirica.
    Ciro che si è speso per scrivere tutto il bene possibile e tutto l'amore per Grottaglie. Tutte le pene che sentiva per come voleva che Grottaglie fosse.
    Si è speso pedagogicamente per mostrare un'altro modo di intendere la cittadinanza.
    Questo è il Ciro che è stato commemorato.
    Il Ciro che, forse conscio di quanto aveva ricevuto dalla Sua Città e dalla Sua gente, si è disobbligato con il suo impegno civile e culturale.
    Ciro il riconoscente.
    Ne conoscete molte di persone che coltivano il sentimento della riconoscenza?

    Smetto perchè credo che Ciro, con il suo sorriso, mi stia dicendo : Cosimì lascia stare, cosa ci vuoi fare.

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  6. Carissimo avvocato questi giochini non funzionano. Quello che dovevi dire lo hai detto, ora però taci.

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  7. é una vergogna aspettare tre quarti d'ora per uno che poi è andato via....e ci è Berlusconi... ma va va dottò!!!!!!!!

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  8. Non per fare il difensore di Giuseppe Tarantino, che è adulto e vaccinato, ma scusate tanto, in questo blog sempre più idioti e faziosi si affacciano - ignorando- per inutile allenamento di polpastrelli sulla tastiera.
    Quella sera la famiglia di Tarantino era stata funestata da un lutto e un'altro lutto andava profilandosi.
    Se questo non basta a giustificare il ritardo!
    CL

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blog culturale fondato dalla giornalista Lilli D'Amicis

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Io so perché sono un intellettuale, uno scrittore, che cerca di seguire tutto ciò che succede, di conoscere tutto ciò che se ne scrive, di immaginare tutto ciò che non si sa o che si tace; che coordina fatti anche lontani, che mette insieme i pezzi disorganizzati e frammentari di un intero coerente quadro politico, che ristabilisce la logica là dove sembrano regnare l'arbitrarietà,
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Pierpaolo Pasolini
scrittore
ammazzato nel novembre del 1975

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