Ad introdurre i lavori della serata sarà Michele SANTORO, capogruppo consiliare PDL del Consiglio comunale e Consigliere provinciale.
La presentazionde del libro sarà a cura dell'avv. Monica CITO e del giornalista Salvatore SAVOIA.
Seguiranno gli interventi dell'on.le Luigi VITALE, vice Presidente dell´Assemblea parlamentare del Consiglio d´Europa, Cosimo SEMERARO, Presidente Associazione 12 Giugno.
I saluti del dott. Vincenzo LUPO, coordinatore Pdl Grottaglie e del gruppo consiliare Pdl.
La presentazione di questo libro è lo spunto per parlare delle morti bianchi di quei lavoratori che nello svolgimento di pesanti lavori, molte volte senza sicurezza e sfruttati all'osso, trovano la morte, e alle loro famiglie non resta che la disperazione e l'attesa vana che si faccia chiaro sulle loro morti, spesso finite nel dimenticatorio e in attesa di una giustizia e di un cambiamento sui quegli infernali posti di lavoro che non arriveranno mai. Non a caso a questa serata parteciperà il presidente dell'Associzione "12 giugno" nata dopo la tragica morte di quei lavoratori dell'Ilva, dove il 12 giugno del 2003 ci fu il crollo di una gru nel famigerato stabilimento siderurgico, in cui morirono due giovani operai, Paolo Franco e Pasquale D'Ettorre.
Il libro inchiesta narra di una tragedia di 56 anni fa accaduta in Maremma, un'analogia alla tragedia tarantina, come dire in oltre mezzo secolo di vita repubblicana nulla o quasi è cambiato:
«Fra le 8,35 e le 8,45 del 4 maggio 1954, nella sezione Camorra della miniera di Ribolla, si verificò uno scoppio di grisou. Era stata un’esplosione spaventosa: avevano visto una gran nube di fumo uscire dalla bocca del pozzo, un boato sordo».
A trasformare Ribolla in un simbolo è stato anche questo libro firmato a quattro mani dagli autori della Vita agra e del Taglio del bosco , due scrittori che la Maremma l’avevano conosciuta bene. E che non fecero qui solo letteratura ma «indagine»... Così Luciano Bianciardi (1922-1971) e Carlo Cassola (1917-1987) scrivevano nel loro libro-inchiesta I minatori della Maremma appena ripubblicato (la prima edizione era stata nel 1956), per volontà della figlia di Bianciardi, Luciana. Un ritorno che giunge proprio in occasione del cinquantenario della tragedia del pozzo di Camorra dove quarantatrè furono i morti («tutte le salme che venivano estratte dal fondo della miniera, venivano portate in un’autorimessa»). Ribolla era, allora, «un villaggio sperduto in una breve pianura ondulata sotto le colline di Montemassi e di Roccastrada» (nella provincia di Grosseto). Oggi è un piccolo frammento di una terra sempre più votata al turismo, ma resta ancora «un crocevia di tante storie»: storie di operai e di padroni, di lavoro e di lotta che sembrano costantemente riportare a quel 4 maggio 1954.
visto che non si puo' commentare sul post relativo, cioe' l'incontro di stasera del PD sulla manovra fiscale, lo faccio qui.
RispondiEliminaE IL PD CON CHE CORAGGIO PARLA DI POLITICA ECONOMICA? ORA NIENTEDIMENO APPOGGIA ANCHE LO SCIOPERO DEI MAGISTRATI..POVERETTI... NON VOGLIONO CHE A LORO SIANO TAGLIATI GLI STIPENDI...E AGLI ALTRI?
FORZA PD,,CONTINUA COSI CHE VERDAI QUANTI VOTI PIGLIERAI
signora deali, facci sapere di quanti cartelli e contestazioni da parte dei leoni che scrivono su questo blogg....
mi raccomando facci sapere