I finanzieri hanno sequestrato nel porto di Taranto oltre 95 tonnellate di rifiuti speciali, pericolosi e non, nascosti in quattro container provenienti dalla Cina e diretti in India. I militari del comando provinciale della guardia di finanza di Taranto al termine di specifici controlli, condotti in collaborazione a funzionari della dogana, hanno sottoposto a sequestro nello scalo marittimo oltre 95 tonnellate di rifiuti speciali pericolosi e non, stivati all'interno di 4 containers provenienti dalla Grecia con destinazione finale il porto di Nhava Sheva in India. I rifiuti - spiegano i finanzieri - erano costituiti da rottami di metalli misti derivanti da motori frantumati, contaminati da oli e grassi, verosimilmente di provenienza idrocarburica e pressati in balle, rottami di alluminio e schiumatura di zinco. In particolare, i militari della guardia di finanza hanno accertato: l'incompleta redazione dei documenti di trasporto dei rifiuti, che non permetteva la "tracciabilità" degli stessi; l'assenza dei prescritti trattamenti preliminari; la mancanza delle certificazioni attestanti l'effettiva composizione dei rifiuti al fine di verificare l'eventuale presenza di inquinanti; l'omessa indicazione di tutti i vettori incaricati del trasporto; false indicazioni sulla polizza di carico sulla qualità della merce trasportata. Sono in corso - spiegano i finanzieri - i necessari approfondimenti finalizzati ad identificare i responsabili del traffico illecito, che risulterebbero residenti in Grecia e Libano. (virgilio)
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domenica 6 giugno 2010
Taranto, sequestrate oltre 95 tonnellate di rifiuti speciali
I finanzieri hanno sequestrato nel porto di Taranto oltre 95 tonnellate di rifiuti speciali, pericolosi e non, nascosti in quattro container provenienti dalla Cina e diretti in India. I militari del comando provinciale della guardia di finanza di Taranto al termine di specifici controlli, condotti in collaborazione a funzionari della dogana, hanno sottoposto a sequestro nello scalo marittimo oltre 95 tonnellate di rifiuti speciali pericolosi e non, stivati all'interno di 4 containers provenienti dalla Grecia con destinazione finale il porto di Nhava Sheva in India. I rifiuti - spiegano i finanzieri - erano costituiti da rottami di metalli misti derivanti da motori frantumati, contaminati da oli e grassi, verosimilmente di provenienza idrocarburica e pressati in balle, rottami di alluminio e schiumatura di zinco. In particolare, i militari della guardia di finanza hanno accertato: l'incompleta redazione dei documenti di trasporto dei rifiuti, che non permetteva la "tracciabilità" degli stessi; l'assenza dei prescritti trattamenti preliminari; la mancanza delle certificazioni attestanti l'effettiva composizione dei rifiuti al fine di verificare l'eventuale presenza di inquinanti; l'omessa indicazione di tutti i vettori incaricati del trasporto; false indicazioni sulla polizza di carico sulla qualità della merce trasportata. Sono in corso - spiegano i finanzieri - i necessari approfondimenti finalizzati ad identificare i responsabili del traffico illecito, che risulterebbero residenti in Grecia e Libano. (virgilio)
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Io so perché sono un intellettuale, uno scrittore, che cerca di seguire tutto ciò che succede, di conoscere tutto ciò che se ne scrive, di immaginare tutto ciò che non si sa o che si tace; che coordina fatti anche lontani, che mette insieme i pezzi disorganizzati e frammentari di un intero coerente quadro politico, che ristabilisce la logica là dove sembrano regnare l'arbitrarietà,
Pierpaolo Pasolini
scrittore
ammazzato nel novembre del 1975
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“Il mondo è quel disastro che vedete, non tanto per i guai combinati dai malfattori, ma per l’inerzia dei giusti che se ne accorgono e stanno lì a guardare”.
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