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martedì 9 marzo 2010

Domani a Grottaglie sarà presentato il progetto “Welfare to work”

Realizzato dalla Regione Puglia. Si tratta di misure a sostegno dell’occupazione

Sarà presentato domani sera, mercoledì 10 marzo, a Grottaglie, il progetto “Welfare to work”, promosso dalla Regione Puglia e gestito anche con la collaborazione della Provincia di Taranto. Si tratta di misure a sostegno dell’occupazione che prevedono, tra l’altro, bonus per l’assunzione, incentivi per l’avvio di attività autonome, interventi formativi per specifiche categorie di lavoratori. Ad illustrarle nel dettaglio saranno gli assessori provinciali al Lavoro e al Personale, rispettivamente Vito Miccolis e Giampiero Mancarelli.
Il progetto sarà presentato nell’auditorium della Banca di Credito cooperativo di San Marzano di San Giuseppe, sede grottagliese in via Messapia. L’appuntamento è fissato per le ore 17.30.

5 commenti:

  1. Avvocato Mancarelli,
    non è per te il Welfare to work. E' più tecnico e non di parole.
    Un consiglio, vuoi bere alla mia fonte sul Welfare to work?
    Chiedi ...
    Tu sei come tutti gli altri politici ... sapete tutto.
    MAH! Secondo me aspetteranno che qualcuno porti loro metodi e dati.

    In questo blog ed in altri, assessore al bilancio, ho scritto delle lezioni. Vai a ricercarle ti saranno d'aiuto. Ti aiuterenno un po' a capire le procedure per il Welfare to work.

    Dimeticavo la tua politica è frutto del non so dove.
    La mia politica è studiata a casa e nella strada.
    Ti lascio solo un cenno:
    il Welfare to work regionale è diverso da quello provinciale come è diverso da quello nazionale.
    Me sono spiegato?
    E dirai a te e quelli come te che dico solo fesserie.
    Medita Mancareli Medita e avvisa il tuo ... Vito Miccolis di fare tesoro di quello che ho detto.
    Ma come disse un anonimo ... io volo troppo alto per te ... troppo alto.
    Ciao! Ciao!
    Renato

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  2. Per Lilli,
    dove devo commentare la convocazione del Consiglio Comunale per lunedi 15 marzo 2010?

    L'ordine del giorno prevede diversi punti, tra cui l'ultimo, "Intitolazione di Piazza Principe di Piemonte al Senatore Gaspare Pignatelli".
    Renato

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  3. Che errore politico.
    Non sanno fare politica questi nostri amministratori. Durante la campagna elettorale propongo lo scempio: Intitolazione di Piazza Principe di Piemonte al Senatore Gaspare Pignatelli.
    Dicono che non sappiamo votare, dicono che non conosciamo la politica, dicono di votare un paesano, dicono o lo dico anch'io di portare avanti un solo candidato grottagliese, dicono, dicono, dicono e aspettano il pollo di turno che parli di altri problemi per sviarci dai loro obiettivi ossia parlare d'altro e non dei candidati alla regione.

    Consiglieri di maggioranza e di minoranza: in quella piazza ci sono i ricordi miei, di mio nonno, di mio padre, dei miei miei bis bis bis nonni, dei vostri ma ... loro cosa decidono ...
    Che dolor di pancia, che dolor di fegato, che dolor ...
    Renato

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  4. Non è la testata giusta ma lo inserisco.

    La politica della porta accanto.

    Non credevo, consigliere del comune di Grottaglie, della provincia nonché candidato alla Regione Santoro Michele, che saresti stato in grado di approvare in conferenza dei capi gruppo e mettere all’ordine del giorno "Intitolazione di Piazza Principe di Piemonte al Senatore Gaspare Pignatelli".
    È sempre stata una tua idea fissa cambiare la toponomastica alla NOSTRA piazza.

    A cosa ti servirà?
    Parlare sul palco e sottolineare i lavori svolti dal sen. Pignatelli?
    Dire alla gente di votarti per le tue alte capacità di cambiare il nome ad una piazza?
    Elargire parole inutili a noi grottagliesi per quello che hai fatto?
    O parlare della politica della porta accanto?

    Ti rendi conto (è un consiglio) che tutti i candidati adopereranno parole di attacco nei tuoi riguardi per questa (tua) decisione?
    Non venir a raccontare in futuro che, all’unanimità il consiglio comunale ha approvato.
    Non ti sei accorto del candidato Galletto con chi era nella foto?
    Non ti sei accorto dell’assenza in primo piano degli assessori proponenti i vari esponenti politici di sinistra?
    Non ti sei accorto della politica della porta accanto?

    E tu, proprio tu, Michele Santoro candidato alla regione, proponi di portare in consiglio la variazione del nome della piazza con la politica della porta accanto.

    Non scusarti, domani, sostenendo che la proposta di portare in consiglio comunale la variazione della toponomastica è stata proposta dal presidente del consiglio.
    Lui (il presidente) sa fare politica. Persona in grado di farti credere che il nero è bianco e il bianco è nero. Ne occorrono 100 come te per beffarlo. Conosce bene la politica della porta accanto.

    Ma tu, Michele Santoro cosa fai?
    Tra mille problemi che invadono il nostro comune cosa fai? …
    Purtroppo viviamo in un’era che "chi regna comanda".
    E' un'era che è sempre stata e sempre sarà ma, nessuno ne parla. Regna sempre la politica della porta accanto.

    Intanto faccio un appello ai candidati alla regione di Grottaglie:
    non dovete giocare con la debolezza degli altri per raggiungere il vostro obiettivo. CHIEDO A VOI DI INTERVENIRE AFFINCHE’ SI EVITI QUESTA DECISIONE.
    Ho sempre detto: nulla è scritto a caso, le mie parole hanno un senso. Si comincia dalle piccole cose per realizzare i castelli.
    CANDIDATI CONSIGLIERI DI GROTTAGLIE … DATEVI UNA MOSSA. FATECI VEDERE QUANTO SIETE IN GAMBA POLITICAMENTE.
    Non dovete fare “La politica della porta accanto”.

    Segue ...
    Renato

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  5. Perchè i nostri amministratori intellettuali non considerano la gente?
    Forse l'intellettualità è qualcosa che sovrasta il modo di essere, il modo di fare della gente comune, il modo di esistere delle persone che ci vivono.
    Ulteriore consiglio a voi consiglieri di maggioranza e minoranza: studiate bene il referendum comunale; mai adottato, tanto QUI COMANDO IO.

    Tornando al problema della piazza Principe di Piemonte, qualcuno ha scritto in passato su altri blog che sono passati cinque anni dall’ultima discussione. È bastato che il sig. …. delle analisi abbia avanzato la proposta e tutto viene acconsentito. Ma chi è questo … analista? È uno che ritiene di essere forse acculturato? È uno che ritiene di conoscere bene la situazione di Grottaglie? O forse è una persona a capo di qualcos’altro? Associazioni, gruppi misti che si consolidano e vagano nel nulla, in quel nulla che credono di avere qualcosa. Ma che casa hanno? Forse un pugno di mosche. Convinzione che quel pugno di mosche può sovrastare il cittadino grottagliese.
    Cultori del nulla di un nulla che lascia solo pensare … LORO VALGONO …
    Cultori della politica della porta accanto.

    Tempo addietro scrissi ad un anziano di Grottaglie: ti prometto che: se in consiglio comunale verrà approvato la delibera per la variazione della toponomastica della piazza Principe di Piemonte al nostro senatore Gaspare Pignatelli non lascerò spazio a tutti i consiglieri di Grottaglie del loro operato. Spiegherò su questo BLOG il loro modo di fare politica. Li prenderò ad uno ad uno spiegando le incapacità politiche di amministrare con relative sottigliezze.
    Alcuni di loro sono stati posti alla mia osservazione con quella politica della porta accanto.

    Altra questione importante: i nostri politici parlano di tradizioni, di come si pensava un tempo, di come si parlava un tempo, di come si lavorava un tempo e poi cosa fanno? Pensano di cambiare il nome alla piazza, abbandonando tradizioni e pensieri succedutosi dai nostri bis bis bis bisnonni fino ai nostri pro pro pro pronipoti.
    Ecco, ora voglio vedere l’intellettualità dei nostri politici, voglio sentire il loro “QUI COMANDO IO e voglio valutare “La politica della porta accanto”.

    Meditate politici meditate e fatene tesoro di quello che vi dico.
    Renato

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blog culturale fondato dalla giornalista Lilli D'Amicis

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