Che ora è ?

sabato 6 marzo 2010

Ulisse scrive al candidato Galletto

Caro dott. Galletto,
lei si è presentato come un colonizzatore, come un generale della repubblica delle banane, con tutte le medaglie sul petto e tutti i nastrini in mostra.
Ma crede veramente che i suoi titoli possano impressionare i benpensanti ovvero le persone con la cultura e le gonadi maiuscole,quelle poche ma pur sempre persone che non si lasciano abbindolare dal proverbiale specchietto per le allodole.?
Ci sono tanti giovani che io conosco che hanno più titoli di lei, certamente meno appariscenti e/ di minore grado onorifico e di rappresentanza e che sono stati costretti a lasciare il nostro paesetto ed adesso lavorano nel poco assolato Nord, rimpinguando le sue casse e facendo la ricchezza delle relative popolazioni.
Giovani a cui non è mancato l'ardore o l'ardire o la conoscenza delle cose, ma a cui è deficitato semplicemente quel quid che gli antichi chiamavano alea e io chiamo fattore culo.
Giovani che non parlano con Obama, haimè, che non vanno a braccetto con D'Alema, haimè, che non sono saliti al XXXVII piano del grattacielo di N.Y.,haime', ma, proprio perché "evacuano con proprio sedere" sono giovani con la G maiuscola, che non hanno voluto sottostare per dignità (parola ormai sconosciuta ed abolita' dal vocabolario di questa società caccacea) alla regola clientelare o di partito, che son la medesima cosa.E certamente, anche per questo, sono più umani e normali di lei.
Son quelli i giovani che io voterei e non qualcuno imposto dall'alto, come il deus ex machina di teatrale memoria, il quale, alcune volte, per rottura delle funi, rovinava fragorosamente a terra, suscitando l'ilarità degli spettatori.
Non ho nulla contro di lei,dr.Galletto e non do giudizi, fermo al principio che il giudicare gli altri è la cosa più difficile che ci sia. Ma la mia impressione è questa, me lo consenta, come dice il cavaliere: che lei sia una cosa imposta, sia un bluff, sia una virtualità, sia una innaturalità nella terra degli ulivi e dei melograni.
Cosa le rimprovero? Certamente di far parte del sistema,di quel sistema che permette ai vari ed inetti rappresentanti grottagliesi di essere tronfi e superbi di una investitura senza senso,di quei vari notabili che si sono puliti i denti e sbiancati per poter sorridere a bocca larga durante la sua presentazione,di quei funzionari di partito che non conoscono il sudore del lavoro e/o il valore della cultura..
E in questa martoriata "terra del rimorso"(secondo la felicissima definizione del De Martino,,,conosce?) abbiamo bisogno di gente semplice, di gente normale, di braccianti che lavorino ed operino, di gente che, se eletta, faccia semplicemente ciò per cui il popolo lo ha eletto.

I superman non mi interessano:proprio perche' hanno o credono di avere poteri sovrannaturali non si occupano dei poveracci o di quel popolo bue che non fa la storia, di quegli individui che prendono 500 euro al mese e che sono costretti a comprare le confezioni senza marca.

Le, dott. Galletto, è troppo in alto per i miei gusti e per poter scendere a volo radente:se l'elezione regionale le serve per mettersela al petto a fianco delle medaglie all'onore e al curriculum che ha già, lo potrà certamente fare,visto che siamo in democrazia, ma senza il mio voto.
Senza rancore

Il mitico Ulisse


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