Il cadavere di Pietro Vanacore è stato trovato in mare, nella acque antistanti Torre Ovo, nella marina di Maruggio.
Alla corda era legata una pietra. Sul posto sono intervenuti carabinieri e polizia. Vanacore - è stato confermato dagli investigatori - ha lasciato un biglietto con la scritta: "20 anni di sofferenze e di sospetti ti portano al suicidio".
Sul posto, oltre a polizia e carabinieri, si è recato il procuratore della Repubblica presso il tribunale di Taranto, Franco Sebastio. Si attende l'arrivo del medico legale per un primo esame del corpo.
Sono almeno due o tre i bigliettini trovati nell'auto di Pietrino Vanacore, ma tutti dello stesso tenore: in tutti, infatti, si sottolinea che è stato portato al suicidio da ''20 anni di sofferenza e sospetti''. Il corpo dell'uomo è ancora in acqua, affiorante. E' visibile una fune che per ora non si sa a che cosa sia legata. S'intravede che è intrecciata ad una caviglia e anche attorno al collo. Il corpo - a quanto viene reso noto - è stato trovato da amici: non si sa se il ritrovamento sia stato casuale o fatto da persone che erano già alla sua ricerca.
Pietro Vanacore avrebbe dovuto deporre il prossimo 12 marzo nel processo in corso a Roma per l'omicidio di Simonetta Cesaroni, nel quale è imputato Raniero Busco.
Pietrino Vanacore fu arrestato il 3 agosto del '90, con l'accusa di omicidio tre giorni dopo il delitto. Il 16 giugno '93 fu prosciolto dal gip Cappiello perche' ''il fatto non sussiste''. La decisione divenne definitiva nel 1995 dopo il ricorso in Cassazione. Dopo l'uscita di scena decise di lasciare Roma.
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