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lunedì 7 marzo 2011

Grottaglie ha voglia di cambiare, anche con Etta Ragusa

ore 20.30
Etta Ragusa
Ormai non ci sono dubbi, Grottaglie ha voglia di cambiare, lo ha dimostrato in due domeniche: la domenica scorsa con le  primarie della sinistra, dove 1569 persone si sono mosse da casa per dare il proprio contributo al cambiamento, votando per Enzo Lacorte e ieri sera che per tre ore piene, hanno riempito fino all'inverosimile la sala convegni del Castello episcopio, per sentire in religioso silenzio quello che ha detto Etta Ragusa, voluta  a pieno titolo e con una forza unica da Rinascita Civica come candidata sindaca. Due persone diverse con storie diverse che nelle loro vita hanno lavorato onestamente e si sono prodigate per bene comune con specchiata onorabilità ed onestà intellettuale.

Di spiccate qualità etiche e morali entrambi, Etta ragusa ha incantato il pubblico numeroso che è rimasto inchiodato alla sedia ed in piedi per ascoltare il suo lungo ed interessante programma elettorale, interrotto da scroscianti applausi. Ieri sera si è toccato con mano la voglia di cambiamento che passerà attraverso l'affarmazione di una nuova classe politica che uscirà dalle liste di appartenenza alle novità di questa campagna elettorale, facendo andare in soffitta tutto il ciarpane  logorato che in questi anni ha soffocato il nuovo e il fresco che voleva emergere. La gente è stanca e se in questa campagna elettorale emergeranno le vere novità, forse, per Grottaglie comincerà un'era nuova.

4 commenti:

  1. E se il terzo polo si coagulasse intorno a liste con candidature come quella di Etta?

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  2. quale terzo polo? di quale città?

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  3. Non è facile estirpare l'erba vecchia... che nn muore mai, cara Lilli, non illudiamoci in fretta.

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blog culturale fondato dalla giornalista Lilli D'Amicis

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Io so perché sono un intellettuale, uno scrittore, che cerca di seguire tutto ciò che succede, di conoscere tutto ciò che se ne scrive, di immaginare tutto ciò che non si sa o che si tace; che coordina fatti anche lontani, che mette insieme i pezzi disorganizzati e frammentari di un intero coerente quadro politico, che ristabilisce la logica là dove sembrano regnare l'arbitrarietà,
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Pierpaolo Pasolini
scrittore
ammazzato nel novembre del 1975

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