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giovedì 10 marzo 2011

L'assessore Ottavio Orlando si disimpegna per le prossime elezioni

Ottavio Orlando scrive al suo partito il PD:
Scrivo la presente per comunicarvi la mia indisponibilità a candidarmi alle prossime elezioni amministrative.

I motivi che mi hanno portato a maturare questa decisione sono riconducibili alla incomprensione politica nei confronti delle attuali segreterie politiche cittadina e provinciale, che fanno vivere il partito stesso in una sorta d'inagibilità democratica. video
Mi sembra del tutto evidente che le richieste avanzate dal sottoscritto, insieme agli altri assessori del PD in giunta in tempi utili 2008-2009 per arrivare ad un programma di fine mandato, con proiezioni per una terza fase del centro sinistra grottagliese che tenesse in debita considerazione il lavoro fatto da un lato e la necessità di correggere gli errori compiuti governando la nostra città dall'altro, in modo da avere un utile strumento programmatico altamente condiviso per le elezioni amministrative del prossimo maggio, magari facendolo autenticare del consenso popolare dalle primarie, rilanciando così la sfida democratica alla quale ci siamo sottratti non partecipando alle primarie promosse recentemente dalla Sinistra.

Credo che un percorso del genere avrebbe sgombrato il campo dalle inutili strumentalizzazioni, che una parte del nostro partito ha contribuito ad alimentare, riempiendo così di contenuti e di una idea forte che è tipica di un partito di stampo maggioritario con una forte cultura di governo.

Purtroppo l'atteggiamento contraddittorio di una parte del partito avuto questi anni è stato un'altro tale da sembrare un partito d'opposizione avendo una considerazione minimalista dell'operato della sua amministrazione  e dei suoi assessori, quasi a voler far perdere le tracce del lavoro che gli stessi stavano producendo, parlando frequentemente di discontinuità, nuovo progetto sfociato poi in una verifica dai contenuti irreali, questi comportamenti hanno messo il partito stesso in una spirale incontrollabile.

Tant'è che poi nella scelta dei candidati alla carica di sindaco si è poi virato su una scelta tutta nominalistica su esponenti dell'attuale giunta e della precedente, cadendo così un una marchiana contraddizione.

Candidatura caduta sul nome dell'avv. Ciro Alabrese, al quale va il mio incondizionato appoggio elettorale e politico programmatico, per il quale sto già predisponendo un elenco delle cose fatte e da fare, come naturale  continuazione dell'operato del mio assessorato se sarà ritenuto plausibile, atteggiamento questo che è tipico di chi ha nel dna la cultura del bene comune.

Per questi motivi e per altri che sono più di stampo partitico, vale a dire l'impossibilità di svolgere un naturale congresso democratico che stabilisca l'orientamento e la vita della stessa organizzazione e quindi il luogo ideale per ribadire queste considerazioni,  dico che ormai il Partito Democratico non è più la mia casa, non avendo più un comune sentire e un 
percorso condiviso con chi dirige questo partito a livello locale e provinciale.

Infine e non in ordine d'importanza saluto con un abbraccio affettuoso le Democratiche e i Democratici che in questi 30 anni di bella militanza hanno arricchito la mia vita politica, con la sicurezza che sul terreno della bella politica saremo sempre vicini.


Grottaglie 10 marzo 2011
Ottavio Orlando
 

4 commenti:

  1. ma qualche responsabilità il signor Bagnardi cè l'hà o no? possibile che mai nessuno di Voi ha il coraggio di nominare chi ha affossato la sinistra a Grottaglie? come mai avete tanta paura?

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  2. Per 5 anni hai fatto i fatti tuoi, sei uguale vInci, ingrado, ritirati, frattaglie non ha bisogno di gente come te.

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blog culturale fondato dalla giornalista Lilli D'Amicis

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