Che ora è ?

venerdì 10 settembre 2010

I “Re Mida” delle fonti rinnovabili e il ruolo della Regione

Siamo fermamente convinti che per salvare il nostro territorio e, in generale, l’intero pianeta dai disastri ambientali occorre sostituire le fonti di energia inquinanti con fonti rinnovabili nel quadro di riforme che comportino la riconversione ecologica del modello economico con una diversa qualità dell’apparato produttivo, una differente organizzazione dei servizi attraverso l’innovazione tecnologica e la valorizzazione economica e sociale del lavoro umano. Siamo perciò decisamente favorevoli alla produzione di energia per mezzo di impianti fotovoltaici ed eolici. Dobbiamo tuttavia constatare che il ricorso alle fonti alternative di energia sta avvenendo a Brindisi e nel Salento in modo dissennato a causa di alcuni “Re Mida” alla rovescia capaci di svilire e di rendere inaccettabile tutto ciò che toccano e quindi anche di trasformare il fotovoltaico e l’eolico da scelte rivolte a migliorare la qualità della vita a strumenti di mercanteggiamento e di caotica aggressione all’ambiente.
 Da parte della società Green Power (Enel) e della società 3M Energia (gruppo Zamparini) sono stati presentati nelle competenti sedi i progetti di due megacentrali fotovoltaiche: quella dell’Enel di 72 Mw per un estensione di 140 ettari adiacenti al nastro trasportatore della centrale di Cerano e, l’altra, di 500 Mw nella stessa zona per l’estensione di 1500 ettari (indicata come la più grande del mondo).
Ma le sorprese non si fermano qui perché subito dopo l’annuncio del fotovoltaico dell’Enel un rappresentante della 3M Energia è intervenuto pubblicamente per rivendicare la priorità e la prevalenza tecnica del proprio progetto rispetto all’altro provocando la risposta di un rappresentante dell’Enel che con toni conciliativi ha affermato che i due progetti possono coesistere e che eventuali sovrapposizioni territoriali potranno essere superate con accordi fra i due enti nella competente sede. Tutto insomma tra loro e a prescindere dagli interessi collettivi! Risulta inoltre avviato a San Pancrazio Salentino l’iter per la realizzazione di un'altro megaimpianto fotovoltaico mentre sull’intero territorio salentino si moltiplicano iniziative per la costruzione di impianti fotovoltaici ed eolici precedute da convenzioni con privati che in vario modo vincolano a tali fini l’utilizzo di fondi e terreni agricoli. Ancora una volta quindi si guarda a Brindisi come una terra di conquista. Il fatto è che la normativa vigente si sta palesando inadeguata e va perciò corretta ed integrata per giungere ad una più precisa ed articolata regolamentazione dei diritti, dei poteri e delle procedure.
Abbiamo apprezzato la politica energetica della Regione Puglia e l’impulso dato alle energie rinnovabili ma oggi, all’impatto con la realtà, dobbiamo rilevare che siamo di fronte ad un uso selvaggio degli strumenti operativi previsti e che, come ha pubblicamente affermato l’ex assessore all’ecologia Losappio, stiamo vivendo una “nuova fase” nella quale “lo sviluppo delle rinnovabili non è stato accompagnato dalla riduzione della produzione da fossile indicata nel Pear”. Una situazione quindi assai grave che la Regione Puglia deve affrontare con ogni determinazione e con la massima urgenza, ferme ovviamente restando le responsabilità delle Amministrazioni locali che certo non mancheranno di esercitare i loro poteri a tutela del territorio. Si impone quindi un convergente impegno per una seria e progressiva riduzione del fossile a fronte di un razionale e altrettanto progressivo incremento delle energie rinnovabili e in particolare di quella solare senza arrecare danni al paesaggio e all’agricoltura e perciò con una diffusa installazione di pannelli su abitazioni, edifici pubblici, capannoni industriali, pensiline di parcheggi.
Per parte nostra, con lo sguardo specificatamente rivolto alla situazione locale, sottolineiamo l’irrinunciabilità delle seguenti posizioni:
·                    Brindisi ha dato un enorme contributo con costi pesantissimi alle esigenze energetiche del Paese sicché ogni altra iniziativa in questo settore può trovare spazio solo in quanto comporti una rilevante riduzione dell’energia prodotta dal carbone;
·                    nessun progetto può essere autorizzato senza che preventivamente nelle convenzioni sia pattuita e precisata una consistente riduzione del carbone bruciato nelle centrali di Cerano e di Brindisi nord (comunque non inferiore al 25%), come più volte affermato dai sodalizi e dalle associazioni di cittadinanza attiva. Una riduzione secca e predeterminata a prescindere dagli auspicabili vantaggi aggiuntivi derivanti da una migliore qualità del combustibile usato e dall’impiego di più avanzate tecnologie di combustione.
Brindisi, 7 settembre 2010    
Michele Di Schiena - Giorgio Sciarra

Nessun commento:

Posta un commento

blog culturale fondato dalla giornalista Lilli D'Amicis

Translate

ATTENZIONE! Gli articoli che non trovate qui sono su ORAQUADRA.INFO

ATTENZIONE! Gli articoli che non trovate qui sono su ORAQUADRA.INFO
Questo Blog ha subito una trasformazione, in questo spazio ci si occuperà solo di Spettacolo, Cultura, Sport e Tempo libero. Ho deciso di aprirlo agli operatori culturali e sportivi che con una mail di richiesta possono diventare collaboratori autonomi e quindi inserire liberamente prose, poesie, ma anche report di manifestazioni che riguardano il nostro territorio, oppure annunci di eventi o racconti dove la nostra gente è stata protagonista. Scrivete quindi a lillidamicis@libero.it, vi aspetto!!!

LIBERTÀ DI PENSIERO

"Io so. Ma non ho le prove. Non ho nemmeno indizi.
Io so perché sono un intellettuale, uno scrittore, che cerca di seguire tutto ciò che succede, di conoscere tutto ciò che se ne scrive, di immaginare tutto ciò che non si sa o che si tace; che coordina fatti anche lontani, che mette insieme i pezzi disorganizzati e frammentari di un intero coerente quadro politico, che ristabilisce la logica là dove sembrano regnare l'arbitrarietà,
la follia e il mistero".
Pierpaolo Pasolini
scrittore
ammazzato nel novembre del 1975

Visualizzazioni ultima settimana

EINSTEIN DICEVA SPESSO

“Il mondo è quel disastro che vedete, non tanto per i guai combinati dai malfattori, ma per l’inerzia dei giusti che se ne accorgono e stanno lì a guardare”.