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giovedì 16 dicembre 2010

Che fine ha fatto la Banca Popolare della Valle d’Itria?

È quello che verrà svelato venerdì 17 dicembre 2010 alle ore 10.30 a Grottaglie, nella sala convegni del Castello episcopio, dall’avvocato dei consumatori Massimo Melpignano, che rappresenta il comitato spontaneo composto da un consistente numero di azionisti di questa banca posta in liquidazione coatta amministrativa.

La Banca Popolare della Valle d’Itria e Magna Grecia S.C.P.A. con sede a Martina Franca (TA), è stata travolta da un grave dissesto finanziario  nel 2006 la Banca vantava 6 milioni e mezzo di capitale sociale, nel 2009 invece si è ritrovata con 3 milioni e 700 mila euro di crediti classificati come sofferenze ed un importo ancor più elevato di crediti classificato come incagli.



In seguito all’attività ispettiva di Bankitalia, con decreto del 1° ottobre 2009 il Ministro dell’Economia e delle Finanze ha disposto lo scioglimento degli organi con funzioni di amministrazione e di controllo dell’istituto di credito.

Un disastro finanziario che ha coinvolto ben 2000 azionisti e molti di questi, in modo spontaneo, hanno costituito un comitato che intende perseguire la finalità, previo svolgimento di indagini contabili ed amministrative, di rilevare le anomalie nella gestione della banca per conseguentemente porre in essere le azioni utili a salvaguardare i diritti degli azionisti, questi ultimi avevano riposto molta fiducia a questa neo banca, durata solo 3 anni, ritenendola un progetto valido di rilancio dell’economia del territorio.

A tal proposito l’on Pierfelice Zazzera ha presentato al Ministro dell’economia una interrogazione parlamentare in cui viene chiesto con risposta scritta: “Se il Ministro durante il periodo dell’attività ispettiva da parte della Banca d’Italia nel 2009 sia stato messo a conoscenza della condizione dei bilanci della Banca Popolare della Valle D’Itria e Magna Grecia, ed in caso affermativo, come siano stati salvaguardati gli interessi degli azionisti coinvolti.”

Alla conferenza stampa è prevista la partecipazione dei rappresentanti del comitato che ha un sito web, http://www.comitatoazionisti.it/ , un numero verde 800984786 già attivo, e su facebook con un gruppo denominato Comitato Azionisti Banca Popolare Valle d’Itria e Magna Grecia S.C.P.A ed anche l’on Pierfelice Zazzera che illustrerà i particolari della sua interrogazione parlamentare.
mob: 3486571729
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Studio Legale Avv. Massimo Melpignano
- Patrocinante in Cassazione.
- Responsabile Adusbef


Il Comitato ha lo scopo di unire gli azionisti ed obbligazionisti, ed in particolare i piccoli azionisti ed obbligazionisti, della Banca Popolare Valle d’Itria e Magna Grecia s.c.p.a. che hanno visto depauperare i loro risparmi ed investimenti, per rappresentare i diritti e gli interessi dei risparmiatori e piccoli azionisti nelle competenti sedi istituzionali e giudiziarie e per consentire ai risparmiatori ed azionisti di continuare ad esercitare i propri diritti di Soci tramite uno strumento aggregativo che consenta e faciliti la partecipazione e l’assunzione di iniziative comuni atte a tutelare i diritti degli aderenti al comitato.
In particolare il Comitato intende effettuare indagini contabili ed amministrative, nonché ulteriori attività volte alla segnalazione di anomalie nella gestione della banca per la salvaguardia dei diritti degli aderenti.

Chi sono

Il Comitato Azionisti Banca Popolare Valle d’Itria e Magna Grecia S.C.P.A. nasce per iniziativa spontanea di un gruppo significativo di persone che ha creduto nel progetto della Banca per il rilancio dell’ economia del territorio. La breve vita della banca e le ultime vicende giudiziarie hanno depauperato la comunità locale, i cui componenti, in molti casi, hanno investito anche per intero i propri risparmi o la liquidazione e si ritrovano oggi a possedere azioni il cui valore è praticamente pari a zero.


Presidente: Avvocato Massimo Melpignano

Per aderire:

 

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ammazzato nel novembre del 1975

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