Che ora è ?

giovedì 9 dicembre 2010

Verso l'elezioni: FERMI TUTTI … FALSA PARTENZA!!! di Luigi De Filippis

Invito al dialogo da parte del Coordinatore FLI di Grottaglie
Pronti, partenza, via ! Stoooop … falsa partenza!
Se fossimo in una qualsiasi competizione (sia per amatori sia per professionisti) questa dovrebbe essere la procedura da adottare in situazioni come quella che stiamo vivendo in queste settimane a Grottaglie. A dirla tutta ci sono competizioni in cui, dopo una falsa partenza, non c’è solo lo stop, c’è anche una penalizzazione rispetto agli avversari (ad esempio, il drive through in formula uno). Attenzione, però, ci potrebbe essere il rischio che, dopo due false partenze, scatti la squalifica dalla competizione.

Ma di quale competizione stiamo parlando? Ovviamente della prossima tornata elettorale. Una tornata molto delicata perché dovrà individuare la “squadra” che avrà l’onore e l’onere di dare a Grottaglie un futuro nuovo.
Ma perché questa competizione è iniziata con una falsa partenza? Semplicemente perché, ancora una volta, si è partiti dal “toto nome candidato sindaco”, è partito cioè il gioco preferito della politica: la ricerca del nome da lanciare nella mischia, con la speranza che lo stesso, ovviamente, non venga bruciato troppo presto. C’è chi propone le primarie, c’è chi raccoglie le firme, c’è chi lascia spazio al cilindro magico, c’è chi si affida al buon Dio e, ovviamente, c’è anche chi si autocandida. Purtroppo, però, nessuno parla ancora di programmi. Signori, ma questa è la “vecchia politica”, è il modo di fare politica che dobbiamo lasciarci alle spalle, è la politica che ci ha condotto alla situazione attuale. Oggi serve una politica nuova fatta solo di idee e progetti concreti, da far confluire in un programma da proporre e, solo alla fine, si dovrebbe individuare “insieme” la squadra, ed il capitano, su cui puntare.
Futuro e Libertà per l’Italia a Grottaglie ha avviato un nuovo modo di fare politica, LA POLITICA. Stiamo lavorando al nostro programma da proporre alla popolazione partendo da un’analisi attenta e puntuale dei problemi che affliggono Grottaglie e i grottagliesi e, soprattutto, in queste settimane stiamo incontrando ed ascoltando la gente.  Abbiamo deciso di “ascoltare”, poi “programmare”, successivamente “agire” e, solo alla fine “parlare”; magari solo per raccontare i nostri risultati e non per illudere la gente.
Il nostro programma lo stiamo costruendo insieme alla gente. Il nostro sarà un programma per la gente.
Come già anticipato in occasione della presentazione del circolo FLI di Grottaglie, siamo disposti a confrontarci e a condividere le nostre idee e, quindi, le linee generali del nostro programma con tutti coloro che lo vorranno e, magari insieme, arrivare a definire un programma comune. Siamo disponibili, ovviamente,  a dialogare con tutte le forze politiche di centro destra a partire dal PdL, ma anche con la società civile che ha deciso di non schierarsi politicamente ma ha, comunque, la voglia, le capacità e, soprattutto, l’intelligenza di mettersi al servizio del proprio paese.
Se però saremo costretti, andremo avanti da soli proponendo e portando avanti il nostro programma pensato esclusivamente per il futuro di Grottaglie.
Invito tutti a pensare per una volta al bene del nostro paese e non solo alla poltrona da occupare. Il centro destra a Grottaglie può e deve andare avanti compatto; solo così avremo la possibilità di proporre un programma comune vincente. I nomi verranno da soli.
Ricordiamoci, però, che il tempo è tiranno. La primavera è alle porte.

Luigi De Filippis
Coordinatore FLI di Grottaglie
+39 320.4316820 (l.defilippis@poliba.it)

11 commenti:

  1. "Parole, parole, parole, sono solo che parole, che tu dici per convincere anche me......."

    Cosi' recitava una vecchia canzone degli anni 60', che i piu' maturi ricorderanno certamente,anche se con nostalgia e tristezza.

    Nella mia vita non ho mai visto nessuno che non abbia pontificato sui programmi e sulle promesse, salvo disattenderli entrambi non appena eletto.

    Perche' questa volta dovrebbe essere differente?
    Errare e' umano, ma continuare nell'errore e' semplicemente da ...fessi.

    Il mio ideale candidato? Quello maturo come anni, esperto della politica, cultura almeno sufficiente e decente:tre caratteristiche che gli permettano di navigare senza pericolo in mezzo alle sirene e ai mostri della politica che lo tenteranno e lo ostacoleranno in ogni dove.

    Questo candidato deve avere un solo fine e una sola stella polare: un'alta stima di se stesso, che lo inviti e lo persuada a fare qualcosa per passare alla storia di Grottaglie ed essere ricordato come uno che "ha fatto",nel bene e nel male. Dico nel bene e nel male perche' sono abbastanza vaccinato per sapere che ogni cosa che si fa viene sempre sottoposta al vaglio della critica e tutti, come e' umano, non possono essere accontentati e soddisfatti. Ci sara' sempre il bastian contrario della situazione.

    Il candidato dovrebbe essere giudicato e votato solo per il suo programma e oserei dire che costui dovrebbe giurare su questa carta programmatica cosi' come si giura sul testo sacro, coram populo, ovvero di fronte a tutta la gente,testimone e notaio nel medesimo tempo.

    Nell'ultima tornata elettorale ho visto giovani sballottolati in ogni parte, con un programma raffazzonato e scopiazzato, tanto generico quanto vuoto, composto solo da paroloni il cui significato era sconosciuto alla maggior parte.

    Finita la festa, tutti sono spariti:forse speravano in una sistemazione alla politichese maniera.

    I giovani....altra presa per i fondelli, altra parola di cui tutti a lavarci la bocca.

    Il giovane e' pericolosissimo per due motivi:

    A) o sara' una marionetta nelle mani dei piu'"navigati e furbi";

    b) o la sua gioventu'(leggasi inesperienza) lo portera' a fare piu' danni che cose buone.

    Il vecchio Platone,il padre della filosofia, asseriva che il governo della citta'(politheia) doveva essere affidati agli "àristoi" ovvero i migliori, che erano coloro che assommavano esperienza che e' sinonimo di maturita'.

    Ritorno al mio (mi permetterete di esprimere tale opinione e preferenza)candidato ideale: a Grottaglie c'e' gente con tali requisiti.

    Ne cito solo uno, con il quale non ho mai parlato ne' avuto scambio di idee ovvero, in parole povere, non e' mio amico(per togliere ogni insinuazione e dubbio):il sig. Donatelli.

    Ci sono anche altri, per ora mi limito a questo.

    Un saluto

    Charles Secondat barone di Montesquieu

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  2. Luigi De Filippis - Coordinatore FLI di Grottaglie10 dicembre 2010 alle ore 16:29

    Caro Anonimo,
    provo a rispondere al Tuo commento molto interessante.
    Hai perfettamente ragione quando dici “non ho mai visto nessuno che non abbia pontificato sui programmi e sulle promesse, salvo disattenderli entrambi non appena eletto”.
    Per quanto mi riguarda e per quanto riguarda il movimento che rappresento a Grottaglie mi sento di dirTi che questa volta è differente per due buoni motivi:
    - Il vecchio modo di fare la politica ormai ha stancato tutti;
    - Se dovesse verificarsi queste disattese, sarò il primo a denunciarlo.
    Certamente mi dirà che anche le mie potrebbero essere solo “parole, parole…”. Ti posso assicurare che non sono tali semplicemente perché, come ho già detto in altre occasioni pubblice, personalmente non chiedo nulla alla politica e, soprattutto, non chiedo un lavoro o uno stipendio. Sono un professionista che ha deciso di dedicare del tempo al suo paese, sottraendolo a famiglia e lavoro.

    Hai sicuramente ragione quando “pretendi” un candidato che, una volta eletto, agisca e non stia con le mani in mano. O ancor peggio faccia agire gli altri o si lasci manovrare come una marionetta da altri. Certamente agire significa essere sottoposti spesso a critiche ma è sempre meglio di chi viene criticato per non far nulla.

    Non posso che concordare con la Tua proposta: “Il candidato dovrebbe essere giudicato e votato solo per il suo programma e oserei dire che costui dovrebbe giurare su questa carta programmatica cosi' come si giura sul testo sacro, coram populo, ovvero di fronte a tutta la gente,testimone e notaio nel medesimo tempo”.
    Personalmente aggiungerei anche che il candidato ideale:
    - A cadenze fisse (almeno una volta all’anno) dovrebbe comunicare al popolo lo stato di avanzamento lavori rispetto al suo programma;
    - Dovrebbe comunicare eventuali modifiche al programma proposto. Ovviamente, diventerebbe fondamentale anche esporre le cause alla base di queste modifiche;
    - Una volta votato con uno schieramento/partito/coalizione è libero di cambiare schieramento/partito/coalizione, ma ha l’obbligo morale di dimettersi contestualmente.

    Non sono d’accordo con Te quando dici che un giovane: “o sara' una marionetta nelle mani dei piu'"navigati e furbi o la sua gioventu'(leggasi inesperienza) lo portera' a fare piu' danni che cose buone”.

    Potrei portarti tanti esempi di giovani, anche giovanissimi, che in differenti campi hanno fatto molto meglio dei “maturi”. E poi Tu mi insegni che ci sono tanti “maturi” con esperienza nulla o, peggio ancora, che millantano esperienza. Così come ci sono tante donne in grado di occupare posizioni di prestigio in modo migliore rispetto agli uomini. Motivo per cui sono contrario alle “quote rosa”. Chi merita (giovani o maturi, donne o uomini) deve poter dimostrare il proprio lavoro.

    Hai ragione quando dici che a Grottaglie c’è tantissima gente con i requisiti per fare il candidato ideale.
    Mi lasci, però, senza parole quando ipotizzi un nome ben preciso. Ovviamente non per il nome in sé. Quando per il fatto che sarei molto curioso di capire come si può ritenere idoneo qualcuno con “il quale non ho mai parlato ne' avuto scambio di idee ovvero, in parole povere, non e' mio amico(per togliere ogni insinuazione e dubbio)”. Avrei accettato il Tuo suggerimento se viceversa mi avessi detto che il candidato da Te proposto tu lo ritenessi ideale perché, conoscendolo molto bene (quindi un tuo amico), hai ancora più elementi per definirlo tale.

    Troppo spesso, però, associamo alla parola “amico” il significato di “interesse personale”…. Questa è vecchia politica. Questa non è politica. Questa non è la mia idea di politica.

    Per concludere mi farebbe piacere sapere con chi ho il piacere di “dialogare”. Non mi è mai piaciuto non conoscere le persone con cui dialogo. Lo trovo poco cortese.
    Sono certo che avremo occasioni per conoscerci e, soprattutto, "confrontarci".

    A presto

    Gigi De Filippis

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  3. Caro Gigi de Filippis,

    avermi dato ragione su 3 punti su 4, e' gia' motivo di soddisfazione per me.Mi accontento.

    Poiche' nella vita "il mai dire mai" e' sempre piu' attuale, non escludo che potremo confrontarci "de visu".

    Anzi, credo che cio' sia molto probabile, considerando ,anche, che Fini gode delle mie simpatie e non certamente per la sua fisicita'.

    Un saluto da Montesquieu



    (per quanto attiene al nome del politico da me fatto,permettimi di dire che ho usato una vecchia tattica di prima e seconda repubblica ovvero un'esca calata o uno specchietto per le allodole per saggiare le reazioni del mio eventuale interlocutore.Infatti, a saperle ben leggere ed analizzarle, le reazioni sono molto piu' indicative delle azioni.

    Sui giovani rimango e persisto nella mia convinzione:"natura non facit saltus".Non bisogna bruciarli e l'esperienza, come in ogni campo, e' fondamentale:si evince che non sono mica contro a priori.Siamo stati tutti giovani e di belle speranze.)

    RispondiElimina
  4. A proposito di giovani, bellissimo l'articolo di Sartori sul Corriere della Sera. C'e' ancora qualcuno dotato di buon senso e privo di falsa demagogia.

    Montesquieu


    Giovanilismo e rottamazione
    RENZI, VENDOLA E LA GENERAZIONE CONTRO

    Giovanilismo e rottamazione


    Se Berlusconi non ride (perlomeno sino al 15 dicembre) la sinistra di Bersani e dintorni può solo piangere. Quando il Pd era il Pc—da Togliatti a Berlinguer — il cursus honorum, la carriera, era rigidamente disciplinata: prima una esperienza nelle amministrazioni locali, poi, per i più bravi, il parlamento nazionale. Il tutto era deciso dalla segreteria del partito e, in ultima istanza, dal suo segretario. Allora nessuno osava dire, e nemmeno pensare, che i Pajetta e i Terracini di quel tempo fossero da «rottamare», da pensionare perché vecchi. E se Togliatti non fosse deceduto anzitempo, nessuno lo avrebbe contestato nemmeno a 90 anni. Eppure quel Pc, nel complesso «anzianotto», arrivò a conseguire un terzo del voto degli italiani e quasi a sorpassare la Dc.

    Rispetto alla sua epoca d’oro la nostra sinistra post-comunista di oggi esibisce leader relativamente giovani, da D’Alema a Fassino a Veltroni e Bersani. Nessun vegliardo. Eppure il sindaco di Firenze Matteo Renzi (35 anni) e il governatore della Puglia Vendola (52 anni) li definiscono «roba vecchia», materiale da pensione. La loro parola d’ordine è avanti i giovani, e cioè sé stessi. Nella storia, da sempre e dappertutto, il giovanilismo è raro. Le irrequietezze giovanili cominciano con lo Sturm und Drang (tempesta e assalto) dei primi romantici e, in Italia, con il futurismo e il fascismo. Ma furono fuochi fatui. Le rivoluzioni sono spesso promosse dai giovani; giovani che però si attaccano al potere sino alla morte. Quando l’Urss si dissolse esibiva la più straordinaria gerontocrazia (governo dei vecchi) al mondo.

    Dicevo che il giovanilismo non dura. È così per forza, perché i giovani diventano vecchi. Ma è anche bene che sia così. I giovani apportano un elemento — l’energia — che gli anziani non hanno più, mentre gli anziani apportano l’elemento che i giovani ancora non hanno, e cioè esperienza e conoscenze. Insomma, gioventù è energia senza sapere, anzianità è sapere senza energia. Le civiltà decadono per senescenza e quando diventano gerontocrazia. Però, nessuna civiltà è mai emersa da una paidocrazia, dal potere dei giovani. In questo momento la scuola è in subbuglio e i giovani si battono contro la riforma dell’Università. È una riforma senza soldi, e questo è il suo più grave limite. Ma, soldi a parte, la riforma Gelmini non è una cattiva riforma. Ed è una riforma necessaria perché affronta le insensatezze legislative e gli abusi «baronali » degli ultimi decenni.

    Non so se la generazione in agitazione sia, come scrive Barbara Spinelli su Repubblica, una «generazione bruciata». Ma è certamente una generazione allevata dalla promessa insensata delle «aspettative crescenti». Sì, i giovani di oggi avranno una vita dura. Ma fu dura anche la vita dei giovani che si trovarono, dopo la fine dell’ultima guerra, con un Paese distrutto e un avvenire che sembrava senza avvenire. Noi, i giovani di allora, ce la siamo cavata. Ma i giovani di oggi che si battono contro la riforma universitaria Gelmini si battono a proprio danno e per il proprio male.

    Giovanni Sartori
    11 dicembre 2010

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  5. Tanto di cappello al sig.Montesquieu per i suoi interventi precisi,analitici ed informativi. La ciliegina e'stata quella di postare l'articolo di G.Sartori.

    Lo dico seriamente: e' di questa gente(Montesquieu) che si sente il bisogno per una nuova politica.

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  6. dietro l'anonimato siamo tutti bravi !!io lo interpreto come mancanza d convinzione nelle proprie idee . leuzzi anton giulio sinistra ecologia e libertà.

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  7. Sig.Leuzzi, quale e' il problema?

    Cosa ha detto che non le va il sig.Montesquieu?

    Non puo' esprimere un proprio parere? Ha forse offeso qualcuno?

    Lei puo' interpretare come vuole, i nostri padri hanno fatto la Resistenza per darci di liberta' di agire e interpretare.

    RispondiElimina
  8. ASPETTANDO IL cinguettio della primavera

    Finalmente qualcuno con cui dialogare
    Gentilissimo sig. De Filippis chi scrive è Renato quello che gira mascherato.

    Voglio precisare che non è falsa partenza, qui si discute e si avventano per la pool position.
    Di false partenze in passato siamo stati sommersi. Oggi più che mai si parte col medesimo sistema. “IL SINDACO”

    I grottagliesi convengono che: fatto il sindaco si può fare il resto.
    Come è possibile un ragionamento del genere?
    Come è possibile pensare che basta un solo uomo per mettere i suppellettili a posto?
    Se così fosse, preferirei che ritornasse la monarchia.

    Lei sig. De Filippis mi parla di individuare una squadra. Belle parole senza sostegno. E’ solo frutto di una buona fantasia o di una buona fiaba Natalizia (visto il periodo).
    Chi sarà colui o colei che potrà dare ai grottagliesi quello che lei dice?
    Apro momentaneamente la porta sul tema della rinuncia del Vostro BENEAMATO vicesindaco Donatelli.

    Dopo il suo rifiuto alla candidatura a sindaco (secondo il vicesindaco e non secondo me) altri contendenti si sono mostrati alla finestra.
    Ma secondo lei, è vero che il vicesindaco donatelli ha rinunciato?
    Le lascio in anteprima la seguente procedura del vicesindaco:

    le consiglio, sig. de filippis di informarsi.
    Secondo me il vicesindaco donatelli è in giro a chiedere solidarietà ai cittadini con la raccolta di firme per presentarle successivamente a chi vorrà sgambettarlo. (politica da basso borgo).
    Vuol sapere perché è da basso borgo?
    Provi a chiedere alla gente qualcosa di personale.
    Le diranno: come? ……………… e poi? E poi? Dietro cosa diranno?
    Ecco perché la politica del SUO vicesindaco è da basso borgo.

    Per mia sfortuna non sono stato contattato, però credo … o lui o chi per lui verrà da me a chiedermi una firma per solidarietà.

    Trent’anni sono lunghi da passare e trent’anni sono tanti prima di farsi sgambettare.

    A questo punto, spero, ha compreso perché sono Renato quello gira mascherato?

    Cento di donatelli e del gruppo FLI avrei bisogno per soddisfare una piccolissima parte del mio sapere.
    OH! Scusa! Ho tirato fuori il mio essere ossia Cultura, Moda, sport e musica.

    Tornando a noi,
    usa scrivere “PROGRAMMI”
    Le chiedo: chi sa preparare dei programmi?
    SEL va in campo con una politica vagante;
    FLI si mostra senza consistenza;
    PDL fa solo fumo;
    PD crede di essere unico;
    i cattolici per sociale si sento di alta cultura;
    ecc. ecc.
    e lei mi vien a parlare di programmi?

    Qui i programmi dovrebbero iniziare con i partiti o associazione … quelli che mancano.
    Siamo, oh! Scusa! Siete bravi a concepire (ho detto bene a concepire) l’errore degli altri.

    Secondo lei sig. de filippis quali sono le buone idee?
    Faccia qualcosa … elenchi

    Vuol sapere perché uso scrive per sfida?
    Perché IO sono una fonte di idee … quelle che a voi e, mi scusi anche a lei mancano.

    Secondo lei Futuro e Libertà per l’Italia a Grottaglie ha individuato il modo di fare politica?

    Esca dai meandri della politica (mio consiglio) ed esca dalle parte di questa città abbandonata.
    Dice un vecchio proverbio: fattitela cu quiri megghiu ti te e fanne li spese.

    Secondo lei, il programma lo sta costruendo insieme alla gente? O secondo un vostro tornaconto?

    Mamma mia! Come sono brutale!

    FLI se la canta e se la suona.
    Prima dice che aprite il dialogo con la cittadinanza, poi si rimangia tutto.

    Ancora un mio parere:

    VOI ANDRETE AVANTI DA SOLI E NON CON LA CITTADINANZA

    VOI NON DOVETE DIALOGARE CON TUTTI, specie con le altre forze politiche, VOI DOVETE DIALOGARE CON LA GENTE FINO A STANCARVI, fino a sentirvi nelle vostre ossa “con loro non si può parlare” e dovete continuare.

    Questo suggerimento è solo per pochi anzi credo è solo per uno come me.

    ASPETTANDO IL cinguettio della primavera
    Renato

    RispondiElimina
  9. AH! RENA’!
    CONTINUI AD ESSERE SOLO E SCONSOLATO!
    AH! RENA’!
    NESSUNO TI PENSA!
    AH! RENA’! CHI TI CREDI DI ESSERE?
    AH! RENA’! CON TE NON SI Può DIALOGARE.
    AH! RENA’! CREDEVI DI AVER TROVATO QUALCUNO PER DIALOGARE?
    AH! RENA’! COTINUA A FARE QUELLO CHE FACEVI ... NULLA.

    Ebbene
    Continuerò a fare le medesime cose: commentare e prendere per mano i politici affinché possano camminare sulla retta via.
    Renato

    RispondiElimina
  10. per la signora lilli:
    vuole un consiglio?
    tolga questi interventi demenziali di sto renato, fanno piu' male alla discussione di qualsiasi parolaccia.

    In caso contrario, se dobbiamo trasformare tutto in cretineria, allora non si scrive piu'.

    Grazie

    RispondiElimina
  11. caro anonimo del 15 ore 21,06
    quando vuoi, puoi assaporare la mia cultura sulla CHAT di libero.it
    tutte le sere dalle ore 20,30
    Renato

    RispondiElimina

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Pierpaolo Pasolini
scrittore
ammazzato nel novembre del 1975

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