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venerdì 10 dicembre 2010

Per i rifiuti campani, e non solo Vendola e Sindaci: occhio ai codici!

Il comitato Vigiliamo per la discarica pretende adeguate verifiche e controlli sui rifiuti provenienti dalla Campania (e non solo) che sono smaltiti nelle discariche joniche.

Per i rifiuti campani, si tratterebbe di quelli classificati con i codici Cer (Catalogo europeo rifiuti) 190501 (parte di rifiuti urbani e simili non compostata), 190503 (compost fuori specifica) e 191212 (altri rifiuti, compresi materiali misti, prodotti dal trattamento meccanico dei rifiuti, diversi da quelli di cui al codice 19.12.11*, contenenti sostanze pericolose).

In relazione a questi rifiuti, le cronache giudiziarie provenienti dalla Campania suggeriscono di prestare la massima attenzione. Ad esempio il codice 191212 è stato spesso utilizzato per classificare rifiuti che avrebbero dovuto essere classificati come pericolosi, sulla base della elevata concentrazione di sostanze pericolose in essi contenute.

Perciò è indispensabile che il conferimento dei rifiuti sia accompagnato da analisi e certificazioni effettuate da laboratori onesti e competenti, e che sia adeguatamente verificata, anche prima del conferimento in discarica, la conformità dei rifiuti alle classificazioni effettuate dal produttore e/o trasportatore.

E’ pertanto assolutamente necessario accendere un grandissimo faro sui laboratori di analisi che rilasciano le certificazioni e le attestazioni che escludono la pericolosità di questi rifiuti. Ed è altrettanto  necessario e urgente accendere un faro ancora più grande sui controlli che dovranno essere effettuati, all’arrivo, dall’ARPA Puglia e da tutte le altre autorità che si è ritenuto di investire e chiamare in causa su questa nuova attività impattante così pesantemente ancora una volta sulla Provincia di Taranto.

Ma questa attenzione pretendiamo che sia estesa a tutti i rifiuti che vengono conferiti nelle discariche joniche e specialmente per quei rifiuti con “voci a specchio”, come quelli classificati col codice 191212, e cioè per quei rifiuti, pericolosi per definizione, che solo per effetto delle analisi e delle certificazioni rilasciate dai laboratori, possono essere classificati come non pericolosi sulla base di una limitata concentrazione di sostanze pericolose.

Vogliamo sensibilizzare l’opinione pubblica sul grave impatto determinato dalla presenza di queste tipologie di discariche, sciaguratamente volute dai nostri irresponsabili amministratori! Lanciamo un allarme che riguarda non solo le 50.000 tonnellate di rifiuti campani, ma tutti gli altri rifiuti speciali che sono stati e saranno smaltiti nelle discariche joniche!

Nella sola discarica Ecolevante è stata conferita, fino al 2008, come risulta dai MUD (Modello Unico di dichiarazione ambientale) depositati presso la Camera di commercio, l’impressionante quantità di ben  439.006,800 (quattrocentotrentanovemilasei,ottocento) tonnellate di rifiuti col codice 19.12.12.

Su questi rifiuti con “voci a specchio” ci sono stati i controlli? E, in caso di risposta affermativa, come e con quali frequenze sono stati effettuati? Invitiamo le Autorità preposte a pubblicare questi controlli!

Al di là, pertanto, del clamore mediatico suscitato dal sia pur pesante impatto determinato dalle 50.000 tonnellate di rifiuti campani, ribadiamo che è altrettanto indispensabile e urgente effettuare controlli anche per i rifiuti non campani, i quali, come riportano continuamente le cronache giudiziarie nazionali (e mai quelle provinciali), non sono meno degni di controlli approfonditi e seri.
Comunicato di Vigiliamo per la discarica

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