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martedì 7 dicembre 2010

Michele Mirelli: tanto tuonò che piovve

Come era prevedibile, nonostante il giusto viatico del Consiglio Comunale di Grottaglie, che all'unanimità si esprimeva contro l'arrivo dei rifiuti solidi urbani, tuttora giacenti, nelle vie di Napoli, rifiuti questi che non sono nè tritovagliati, nè biostabilizzati, ci vorrebbe un trattamento di almeno 20 giorni nei tunnel di biostabilizzazione, anche per la captazione dei gas,  (gas questi ,non solo mefitici per la presenza di acido butirrico, ma anche per  la presenza di gas metanigeni che captano gli acidi fenici, folici, il metacarptano (cancerogeno), diffondendolo anche a 50 chilometri di distanza, il nostro "beneamato" sindaco, si è ricevuto un presunto ristoro ambientale di qualche migliaio di euro ed ancora una volta ha inchinato il capo!

La forza del vile denaro, insieme a Lui in una genuflessione collettiva c'erano tutti da Florido a Stefano, forse mancava solo Mancarelli, ma nessuno e ne accorto o comunque non se ne è constatato il dissenso, certamente mancava anche il Consigliere Provinciale Michele Santoro, impegnato nella sua autocandidatura a Sindaco di Grottaglie.
Insomma noi qui di terra Jonica ci siamo fatti rappresentare da tutti e tutti sono ritornati a casa con la coda tra le gambe e le tasche degli Enti piene di promesse di denaro ! 
Questa è la dimensione della "politica" dei nostri rappresentanti, che al contrario, in precedenza, forse in costrizione ascetica hanno garantito un intervento risolutore per impedire lo sbarco della "munezza", ma poi nei fatti avevano già contraddetto se stessi provvedendo :
  1. in data 3 dicembre, il Consiglio Comunale di Grottaglie, provvedeva ad autorizzare dentro una cava, in prossimità del 1° e 2° lotto della discarica, la realizzazione di produzione di calcestruzzo, consentendo lo scavo sino ad una profondità di 30 metri. Trattasi di calcarenite facilmente permeabile e quindi prima le acque meteoriche poi il percolato, se si "risana" con la monnezza potrebbe tranquillamente arrivare alla falda acquifera. La delibera veniva approvata con il Presidente vicario, essendosi allontanato solo in occasione di tale approvazione il Presidente titolare , dopo 43 minuti dall'inizio del Consiglio Comunale, si produrrà specifica interrogazione per conoscere il motivo di tale suo allontanamento dall'assise comunale, così come sarà interessante sapere l'unanime consenso di tutti i tecnici, consiglieri comunali(geometri ed architetti) ad un simile scellerato progetto; 
  2.  il 5 ottobre di questo anno la Regione Puglia rilasciava alla stessa impresa che si occuperà della estrazione della calcarenite e del pietrisco, oltre che la produzione del calcestruzzo la compatibilità ambientale;
  3. compatibilità ambientale che veniva però negata al Presidio Permanente "No Discariche" essendo stata la zona qualificata annessa e quindi zona sottoposte a vincolo idrogeologico e forestale. In sintesi, in quel periodo, la tendopoli del Presidio stava scomodamente sulla "calcarenite" di qualcuno;
  4. ad insediare il 1° ed 2° lotto della discarica di Grottaglie sulle cave dismesse dagli stessi precedenti impianti della società che oggi si occupa di graffiare il suolo dell'impianto a Lei appena concesso;
  5. la Regione Puglia, due mesi fa, ha rilasciato la VIA(Valutazione impatto ambientale) relativa alla compatibilità ambientale di tale impianto di calcestruzzo (determina n.450 del 5 ottobre 2010 e malgrado in precedenza avesse riferito nel 2008 parere negativo, chiedendo in tal senso anche il parere della Provincia;
  6. Provincia che si esprimeva favorevolmente al rilascio dell' autorizzazione, condizionandola al non uso di esplosivi ed alla dimostrazione che l'attività non produce alcun effetto sulla stabilità del limitrofo impianto di smaltimento di rifiuti speciali;
  7. il Consiglio Comunale di Grottaglie demagocicamente approvava altresì, pochi giorni orsono, un ordine del giorno che esprimeva il proprio dissenso alla realizzazione di ulteriori discariche, orbene come si rende compatibile tale deliberato con quello di autorizzazione di apertura di un nuovo catino che comunque verrà a realizzarsi per lo sfruttamento della cava.
In verità questi nostri amministratori e dico tutti, dal primo all'ultimo, sanno che questo gioco al massacro del territorio non avrà mai fine ed ammantano il tutto con degli scopi umanitari che in verità proprio loro non potrebbero mettere in campo a causa degli altissimi interessi economici che ruotano intorno agli affari della munnezza. 



(A cura del Consigliere  comunale Avv. Michele Mirelli)

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