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mercoledì 22 dicembre 2010

Processo Ecolevante secondo Manacarelli e la vanagloria secondo Trilussa

La lumachella della Vanagloria che era strisciata sopra un obelisco, guardò la bava e disse: già capisco che lascerò un impronta nella storia. 
Sul Corriere del giorno di lunedì 20 dicembre 2010, l'Assessore Mancarelli  ha detto: " Soltanto la Provincia di Taranto è stata ammessa come parte civile  nel  processo che vede imputati l'Ecolevante e l'ex dirigente dell'Ente,  Antonio Ruggeri. E' la Provincia di Taranto, che in questi mesi ha lavorato per l'interesse  e la salvaguardia della salute e dei diritti dei cittadini sammarzanesi e grottagliesi. 
Si tratta di un impegno mantenuto" (in verità sembra lo stesso impegno non mantenuto del Liceo Scientifico di Grottaglie) Al contrario di quanto testè riferito dall'Assessore Mancarelli il Collegio  della Prima Sezione penale del Tribunale di Taranto con Ordinanza del 17.12.2010 ha così testualmente disposto: "...ritenuto che la Provincia di  Taranto, costituitasi oggi (in precedenza si erano già costituiti parte  civile,  con l'assistenza legale del sottoscritto Avvocato, n.3 elettori, con  azione popolare in surroga, constata la inerzia della Provincia) parte civile iure proprio, paventando in particolare il danno all'immagine derivante dai  reati  contestati ad un proprio dipendente è legittimata a fare valere la  relativa richiesta risarcitoria in questa sede (ESSENDO, INVECE GENERICA LA RICHIESTA  DI RISARCIMENTO DEL GRAVE ED IRREPARABILE DANNO CHE DAI FATTI DI REATO AVREBBE  POTUTO DERIVARE ALL'INTERA COLLETTIVITA'" espressione che isolatamente  considerata configura un danno di natura ipotetica, indeterminata,  inidonea, sotto tale aspetto, ad integrare il requisito di cui all'art.78 lett.d c.p.p. ( in sintesi era carente la esposizione delle ragioni che giustificavano la  domanda) ed in particolare la domanda per il danno ambientale era generica ed  inammissibile.  
Sfugge infatti all'assessore Mancarelli il non trascurabile particolare  che anche la Provincia, come tutte le associazioni ambientaliste, non è stata ammessa al risarcimento del danno ambientale, perchè tale richiesta di  danno,  secondo quanto stabilito dai Magistrati, spetta solo al Ministero  dell'Ambiente, che è stato chiamato ad intervenire in sostituzione della  Provincia proprio per tale specifico danno.  A tutto ciò vi è da aggiungere un problema etico di incompatibilità della Provincia, che non solo non è stata ammessa a chiedere il danno ambientale, ma  contestualmente aveva già ottenuto nel protocollo di intesa tra le Regione  Campania e la Regione Puglia un ECOTASSA sui rifiuti campani che verranno  sversati nelle discariche della Provincia, ivi compresa la discarica della  Ecolevante. 
In sintesi la Provincia di Taranto, paradossalmente, da una parte si costituisce jure proprio per il danno all'immagine, procuratogli da un suo funzionario, dall'altra pretende del denaro dall'utilizzo della stessa  discarica che il Funzionaria, oggi imputato, ne ha favorito la apertura  (evidentemente non ha il becco di un quattrino!). A tale Vincenzo Bisignano, in rappresentenza del PD di San Marzano di San Giuseppe che esprime "piena soddisfazione " francamente non comprendo il  suo  stato, considerato che la stessa Provincia potrebbe già impedire la apertura  dell' impianto di inertizzazione che sorgerà in prossimità dell'abitato di  San Marzano di San Giuseppe e di cui lo stesso Assessore pare non  interessarsi,  nonostante tale impianto sia destinato a rifiuti speciali pericolosi e non  pericolosi. 
In conclusione al fine di dimostrare di non essere una lumaca, utilizzando  un  mezzo meccanico, indico all'Assessore, dove recarsi per impedire tale  ulteriore evento, già previsto e programmato, sul nostro disgraziato territorio" Ufficio Aia dell'Assessorato all'Ecologia della Regione Puglia, viale delle  Magnolie n.6/8 Modugno (BARI), (mai sia, si dovesse perdere per strada!), dove è stato già depositata la richiesta di pronunziamento per l'autorizzazione  integrata ambientale dell'impianto di inertizzazione nell'agro di  Grottaglie, alla località Caprarica, riportata in catasto al foglio di mappa n.83,  particella n.26/p -104/p-105/p-152 e 153. Lo invito ad essere solerte e meno vanaglorioso, tenuto conto che con le dichiarazioni rese sul Corriere del giorno, sopra riportate appare non  avere  neppure letto l' Ordinanza del 17.12.2010.
I documenti sono sempre a disposizione dei lettori.
A cura del Consigliere Comunale del PDL Avv. Michele Mirelli

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