Non è la prima volta che viene denunciato questo annoso problema dei cani senza guinzaglio provenienti dai territori contigui ed extracomunali, che ha portato a far lievitare, in maniera eccessiva, le presenze all’interno del canile municipale e in città.
“Il fenomeno”, sostiene l’Assessore Ottavio Orlando, “deve essere monitorato e represso ad un livello superiore, in quanto i Comuni che sono inadempienti, cioè non dotati di canili, devono essere sanzionati dalle autorità competenti. Riteniamo che questa sia l’unica strada percorribile, oltre alla campagna di sterilizzazione e microchippatura già praticata nella nostra città, per combattere il fenomeno del randagismo. Se i Comuni non si attrezzano a dovere”, conclude l’Assessore Orlando, “finiscono per mettere in seria difficoltà altri Comuni che, come il nostro, vengono riconosciuti come virtuosi, e che di conseguenza, per le inottemperanze di altri, rischiano di collassare”.
I cani di quartiere censiti e presenti in città e nella periferia sono tutti microchippati. Come già detto il fenomeno del randagismo si concretizza nella comparsa repentina, nel territorio di Grottaglie, di cani adulti che procedono in branco. La maggior parte di questi animali, che derivano dagli abbandoni denunciati, ovviamente non è microchippata.
L’Assessorato alla Protezione animale e l’Associazione ANPA confidano nel già efficace lavoro delle Forze dell’Ordine che in parte hanno contribuito a limitare il fenomeno e che operano per individuare i responsabili di tali abbandoni. Se ognuno compie il proprio dovere, il problema del randagismo può essere completamente risolto”.
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