Tra l'altro mi preme precisare che al canile esiste un registro ed uno schedario di tutti i "cani di quartiere", dove è registrato il chip, le vaccinazioni, le terapie effettuate, la descrizione delle caratteristiche fisiche, le foto e la zona d'appartenenza.
Ricordo che la figura del "cane di quartiere" è prevista dalle leggi, la L. 281/91, la L.R. 12/95,la L.R.26/06. Reputo di aver dato a chi interessato tutte le informazioni circa l'animale.Per quel che riguarda gli altri interventi vorrei ricordare a chi legge che chi si occupa di animali rende un servizio alla comunità,dunque ha "attenzione"per essa e chi non dovesse comprenderlo, francamente è un suo problema.
Mi si permetta di uscire fuori dalle righe, chi dice che non abbiamo per la gente la stessa attenzione che per gli animali sono solita rispondere: "vui no pinsate nè a cani nè a cristiani". Un animalista, l'ho detto più volte, arriva ad essere tale per sensibilità verso le minoranze, tutte. L'animalismo è la fine di un percorso,una filosofia di vita e chi aiuta la gente in difficoltà, in genere, non lo esibisce, lo fa con discrezione e pudore perché chi non capisce la solidarietà, perché non ce l'ha dentro, lo interpreta in termini di "carità". E la carità offende chi è in stato di bisogno. Comunque firmatevi, per favore, così sappiamo con chi stiamo parlando e di cosa stiamo parlando. In ultimo mi scuso d'aver risposto in ritardo ma sono più incline al lavoro sia fisico e mentale che alle dissertazioni, quindi, vi prego, fate in modo che io risponda a urgenze e bisogni. Anche perché mi alzo prima dell'alba, vado a letto alle 9.30, non frequento i blog a meno che non mi avvisino che devo rispondere.
01 febbraio 2010 22.20
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