Il Convegno si svolgerà Lunedì 8 Febbraio
Infatti Spagnoletti era nato a Taranto l’8 febbraio del 1920 ed è morto a Roma il 15 giugno del 2003. Al Convegno che si svolgerà a GROTTAGLIE, parteciperanno studiosi di letteratura del Novecento, docenti, giornalisti e scrittori. Il tema del Convegno: “Giacinto Spagnoletti. Dal poeta allo storico della letteratura. A Novant’anni dalla nascita”.
Relazioneranno Marilena Cavallo che affronterà gli aspetti poetici di Spagnoletti; Silvano Trevisani che sottolineerà l’importanza delle amicizie e degli incontri: da Taranto a Roma; Pierfranco Bruni che si soffermerà sul letterato Spagnoletti. I lavori saranno introdotti da Roberto Burano, vice presidente del CSR “Francesco Grisi” e dal Dirigente scolastico dell’Istituto d’Arte Luigi Pranzo. I lavori saranno conclusi con una lettura di testi dalle opere di Spagnoletti da parte degli studenti dell’Istituto d’Arte.
Tra gli argomenti che verranno sottolineati vi sono aspetti di natura prettamente inerente l’attività di critica letteraria ma anche elementi di riflessione sul percorso poetico – creativo sviluppato da Spagnoletti nei suoi testi di poesia. I due aspetti sono complementari anche perché il raccordo tra storia della letteratura e visione creativa, in Spagnoletti, hanno sempre costituito modelli di confronto e proposte articolate per una discussione a tutto campo sul tema della letteratura come confronto con la contemporaneità. I suoi testi costituiscono una vera e propria chiave di lettura all’interno del quadro della letteratura europea del Novecento.
“Spagnoletti, afferma Pierfranco Bruni, è stato uno dei primi critici letterari a comprendere il valore stilistico e linguistico dell’ultimo Cesare Pavese inserendolo in una sua antologia pubblicata da Mondadori negli anni Cinquanta. La proposta di un Pavese neo-ermetico è solo il segno di come Spagnoletti ha affrontato la questione del rapporto tra vita e letteratura e il dialogo tra attualità e contemporaneità tra i percorso poetici dell’Otto – Novecento sino alle generazioni degli anni Sessanta. Ha offerto delle chiavi di lettura veramente stimolanti i cui tracciati sono all’interno dei suoi saggi e della sua Storia della Letteratura Italiana del Novecento”.
“Ma c’è un dato fondamentale nella ricerca di Spagnoletti, suggerisce ancora Pierfranco Bruni, ed è quello che non ha mai smesso di realizzare un raccordo tra la cultura italiana, non solo letteraria, e quella francese. Una problematica letteraria ad intreccio che si è definita lungo una proposta di lettura nata dall’idea della europeizzazione della letteratura italiana all’interno di un profilo direttamente mediterraneo. Un viaggio che va da Svevo a Pasolini”.
Giacinto Spagnoletti pubblica il suo primo libro, ufficiale, nel 1946 con il titolo: “Tenerezza”, nel 1953 “A mio padre, d’estate” successivamente nel 1954 “Le orecchie del diavolo”: siamo in pieno clima di affiorante poesia. La poesia come recupero dei luoghi e degli affetti. Nel 1990 esce il libro “Poesie raccolte”.
Ma, in modo particolare, il nome di Spagnoletti resta legato alla storia della letteratura e alla critica letteraria. Da “I nostri contemporanei” del
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