Bari invasa da questi manifesti.
Sta suscitando molta curiosità un manifesto che mostra le gambe nude di una donna e il provocatorio annuncio "Non sono una escort ma mi candido".
Quello fotografato da Leggo si trova in viale Giovanni XXXIII vicino al carcere di Bari. Carcere che ha anche ospitato per un paio di giorni l'imprenditore Gianpaolo Tarantini (ora ai domiciliari) al centro delle inchieste sugli illeciti nella sanità pugliese. Tarantini è colui che portò la escort barese Patrizia D'Addario nella residenza romana del premier Silvio Berlusconi. La escort al centro di alcuni filoni d'indagine sulla sanità pugliese alle ultime elezioni comunali fu candidata nelle liste della "Puglia prima di tutto" un movimento fondato dal ministro Raffaele Fitto. Per la D'Addario non si trattò però di un debutto nell'agone politico. Infatti, alle precedenti elezioni amministrative scese in campo - anche allora senza essere eletta - a sostegno dell'allora candidato sindaco, l'ex magistrato Michele Emiliano che poi fu eletto per la prima volta primo cittadino di Bari. Fu candidata nella sua Circoscrizione dall'Udeur di Clemente Mastella. Sotto il manifesto che vedete nella foto c'è scritto "Alla Regione Puglia con competenza e professionalità" . Forse tra qualche giorno, la pubblicità in progress svelerà chi sono i committenti. Di certo sappiamo che almeno a Bari Patrizia D'Addario diventata la escort più famosa d'Italia finora è stata candidata, in due tornate successive, sia dal centrodestra che dal centrosinistra. Senza successo.
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