Che ora è ?

giovedì 21 ottobre 2010

Da stasera in edicola: LIVU' 32 - OTTOBRE 2010.



In primo piano: Daniele Galoppa, l'avvocato nominato d'ufficio  difensore di Michele Misseri nel giallo di Avetrana (in copertina). La chiusura della piscina comunale: Tutta la verità. Politiful: Chi sarà il prossimo sindaco di Grottaglie? Storie: L'ex convento museo contadino? "No meglio quello delle gravine" secondo il naturalista Valentino Valentini. E tanto altro.

Era tutto pronto per questo numero; la copertina e l'intervista ad una giovane insegnante precaria per raccontare, attraverso la voce di una grottagliese, la crisi e le vicissitudini della scuola italiana ai tempi della riforma Gelmini. Sarebbe stato un Livù grigio, autunnale, malinconico sì, ma anche pieno di speranza per un futuro migliore. E' accaduto però, che all'improvviso la cronaca nera, prima della consegna in tipografia, ha spinto tutti noi ad una repentina virata verso una vicenda che mai e poi mai avremmo pensato minimamente di sfiorare sulle pagine di questo magazine.

Per uno strano caso della sorte, Grottaglie è entrata dentro l'abominevole tragedia di Avetrana con l'impegno di due nostri concittadini: Daniele Galoppa e Martino Rosati, rispettivamente avvocato difensore d'ufficio di Michele Misseri (assassino reo confesso della piccola Sarah Scazzi) e giudice delle indagini preliminari.
Livù racconta quello che i “grottagliesi fanno e pensano”, per cui diventare l'avvocato del “mostro” (come è stato definito dai media italiani), è una notizia che ha obbligato la nostra redazione ad approfondire un mestiere, quello del difensore d'ufficio di un caso così efferato, che oltre a sfamare la curiosità di voi lettori, vuol chiarire, allo stesso tempo, tutti i dubbi e i misteri di come si può e come si fa a difendere ciò che appare indifendibile, anche dinnanzi agli obblighi della legge.

La fine di Sarah Scazzi e le reazioni della piccola Avetrana ci hanno ricordato da vicino il nostro caso nero per eccellenza: l'omicidio di Aldo Vestita. 16 giugno 1997. Quasi tredici anni fa in un'Italia ancora non troppo imbestialita dalla tv del dolore e dalla gratuita sete di vendetta e di sangue del web. Se chiudiamo gli occhi possiamo ricordare quei giorni e le similitudini... I servizi nei tg nazionali, le parole degli amici di Aldo, i funerali nella Chiesa Madonna delle Grazie, e infine il feretro accompagnato a spalla dai suoi amici di sempre vestiti di nero, lo stesso colore che “tinge” le pagine di questo impensabile Livù di ottobre.

1 commento:

  1. Che informazione scontata e che copertina scontata quella di LIVU'. Mi meraviglio di te che gli dai spazio! Ho apprezzato molto di più chi ha dato le notizie essenziali senza fronzoli, come te, per rispetto della ragazza uccisa. Qui si farebbe meglio a non acquistare un giornale simile perchè come ad Avetrana si è creato il mausoleo degli orrori con quella foto "scandalosa" in copertina di un avvocato che si mette in posa mentre il suo cliente è sotto accusa fa davvero - passami il termine - schifare di essere grottagliese, e se si è avvocati fa schifare ancora di più. Poi non parliamo della storia del giovane Vestita che venne ucciso da due ragazzini che volevano rubargli (no ricordo bene cosa), cosa diavolo centra? Ma a LIVU' adesso a parte Vinci anche gli altri redattori si sono messi a studiare la psicologia - e soprattutto quella criminale - per trovare i nessi fra due casi che in comune hanno solamente il morto? Ma non hanno rispetto? Non hanno coscienza per i parenti delle vittime? Ma vergognatevi di mangiare sulle spalle di questi fatti di cronaca! Fate informazione seria non cabaret per i curiosi che vi lasciano quei due euro per guardare solo le figure.

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blog culturale fondato dalla giornalista Lilli D'Amicis

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Io so perché sono un intellettuale, uno scrittore, che cerca di seguire tutto ciò che succede, di conoscere tutto ciò che se ne scrive, di immaginare tutto ciò che non si sa o che si tace; che coordina fatti anche lontani, che mette insieme i pezzi disorganizzati e frammentari di un intero coerente quadro politico, che ristabilisce la logica là dove sembrano regnare l'arbitrarietà,
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Pierpaolo Pasolini
scrittore
ammazzato nel novembre del 1975

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