E' stato un discorso chiaro competente e senza fronzoli, l'assessore regionale Tommaso Fiore ha fatto una disamina che si racchiude in una metafora che amo ripetere spesso, "la coperta è troppa corta e comunque la si tiri lascia qualcosa di scoperto."
Per il momento, nonostante i venti di crisi che soffiano sinistri sulla sanità pugliese, l'ospedale San Marco non chiuderà. " Se errori di valutazione sono stati fatti - ha detto l'assesore Fiore - siamo pronti a rivedere il tutto, a giugno verrà fatta una verifica e in base a quali saranno i dati, verranno adottati provvedimenti." Certo è che se le verifiche verranno fatte mentre vengono sottratte risorse umane e strumentali, anche i bambini capiscono che un reparto di chirurgia non può continuare ad operare con personale insufficiente e quindi destinato a un inevitabile ridimensionamento. Di una cosa credo si debba essere certi, al nostro Ospedale la campagna elettorale non gli sta giovando e forse sta accellerando il processo di ridimensionamento, ma purtroppo i tempi stanno cambiando e la crisi economica e quella della politica non può che dare questi risultati. Non a caso ieri sera all'affollatissimo incontro, non hanno ritenuto di partecipare molti dei candidati sindaci, ufficilamente perché impegnati, ma non è diffcile capire che lo hanno fatto perché sapevamo che sarebbe stata una tavola rotonda e quindi non ci sarebbe stata la possibilità di intervenire e quindi niente passerella no partecipazione. Una inizitiva sicuramente onesta quella di Sel ma non pagante in termine di campagna elettorale che con il suo candidato, in modo generoso hanno scelto il basso profilo, dando così spazio più agli addetti ai lavori per capire come andranno le cose all'Ospedale e quindi candidati come Etta Ragusa, Luigi De Filippis, sono rimasti fino alla fine in silenzio ad ascoltare, per capire e di questo ne va dato atto ed anche a Enzo Lacorte che nel suo brevissimo intervento ha solo cercato di sollecitare l'assessore a rivedere un po' di cose sull'ospedale di Grottaglie e di fare presto.
L'assessore Fiore prima di giungere al Castello ha fatto visita all'ospedale dove ha fatto alcune scoperte di cui era all'oscuro ed ha promesso, ma che poi non ha ribatito a chiare lettere, nell'incontro pubblico che chirurgia ritornerà agli 8 letti h24 ed Ostretricia continuerà ad operare. Come verrà fatto tecnicamente non si è capito. Ovviamente all'incontro non era presente il comitato pro Ospedale San Marco e nemmeno il Sindaco che aveva preteso, quest'ultimo, di incontrare in forma privata l'Assessore. Ora bisognerà vedere cosa sapranno fare nell'incontro del 6 maggio, organizzato dal suddetto comitato, a cui è prevista la partecipazione dell'onorevole Franzoso e dell'on. Vico, due parlamentari che più di parlare dell' ospedale non potranno, tanto alla fine sempre dai decisori di via Capruzzi la questione dovrà passare, e allora non era meglio fare una riunione unica dirsele in faccia le cose e magari cercare insieme le soluzioni?
Questa è Grottaglie, 8 candidati Sindaci, 22 liste, 487 candidati e due fronti che difendono un solo Ospedale. Facciamocene una ragione.
alla fine la passerella dell'assessore Fiore e stato un flop per sel.
RispondiEliminatutto e deciso dopo le elezioni il san marco chiude, Grazie VENDOLA!!!!!! sei peggio di FITTO, almeno il suo piano ti faceva vivere!!!!
Anche il 6 maggio sarà una passerella, era meglio se l'ospedale lo lasciavano ai medici e non agli pseudo comitati finanziati da certi candidati.
RispondiEliminai medici devono essere in prima fila per l'Ospedale a Grottaglie...è possibile che si vergognino di partecipare attivamente ed in prima persona: medici di Grottaglie SVEGLIA!!!!!
RispondiEliminaL'attuale situazione di disagio del San Marco non dipende dall'assessore Fiore, che ieri ha ribadito che non si è mai pensato di chiudere la struttura e nemmeno di trasformare chirurgia in day surgery. Quest'ultimo fatto è dovuto solo all'applicazione "creativa" della direttiva regionale da parte del direttore generale Colasanto (un protetto dal PD e di Ludovico Vico). Anche i bambini sanno che c'è un accordo non scritto tra Vico, Franzoso e Colasanto per promuovere l'ospedale di Manduria a danno di quello di Grotaglie. Quindi, quando si fanno le battaglie, bisogna innanzitutto sapere da che parte sta il nemico. Nessuno si offenda, ma la vera passerella elettorale la faranno Vico e Franzoso nell'iniziativa del 6 maggio, tradendo la buona fede degli organizzatori. Chi ha partecipato all'incontro di ieri sa che il candidato sindaco di sel, Enzo Lacorte, ha chiesto le dimissioni di Colasanto. Chiedete a Vico e Franzoso di condividere questa iniziativa, o quantomeno chiedete loro cosa pensano dell'operato del direttore generale. Magari riusciamo a diradare un po' di fumo e a scoprire qualche altarino.
RispondiEliminaSenti, anonimo del 3 maggio 2010, h. 17, ottusamente tifoso di SEL!: Visto che Fiore è così buono e che il cattivo è invece Colasanto, perché, mi chiedo e ti chiedo, il tuo bel e buon Fiore non rimuove Colasanto, considerato che sempre il tuo bel e buon Fiore è - guarda caso - l'Assessore regionale alla sanità?! Ma pensate davvero che i grottagliesi abbiano l'anello al naso e siano così cretini da votarvi e suicidarsi iniseme a voi su questa ottusa difesa ad oltranza di un piano di cancellazione dell'ospedale di Grottaglie e di altri ospedali?! E tutto questo per difendere il "dio" (ovviamente minuscolo per me ma certamente maiuscolo per voi!) partito o san Niki Vendola?! Ma perfavore, andatevene!
RispondiEliminaQuesta cosa è persino più complicata del vostro tentativo di porvi come anti discarica e candidare chi l'ha fortemente voluta o di porvi come anti amministrazione comunale uscente e candidare assessori comunali ancora in carica (mai dimessi!!!! E' uno scandalo!!!!!!!!!) e consiglieri comunali di maggioranza!!!!!!! E che schifo!!!!!!!!!!
Promuovere l'ospedale di Manduria! ma stiamo scherzando è una macelleria, hanno operato una signora,dio sa che li hanno combinato, la signora sta male e ha delle continue perdite dalla ferita,cosi l'anno portata all'ospedale di Grottaglie in lungo degenza, facendo così la colpa sara dell'ospedale di Grottaglie,e stato chiamato il Primario di Manduria e ha detto che sta bene non vi preoccupate.
RispondiEliminaQuesto è l'ospedale( di Manduria) da promuvere
che bell'acquisto,giudicate voi, vi fareste mai ricoverare in quell'ospedale?.Spero che la signora faccia una bella denuncia cosi vediamo.
Gli ospedali non devono rimanere aperti solo per raccomadazione ma per efficienza.
Questa è la sanità Pugliese.
Non sono un elettore di Vendola o di Sel, ma a leggere interventi tipo quello dell'anonimo del 3 maggio ore 19,43 mi cadono le braccia. Io all'incontro con Fiore c'ero, e mi è sembrato che l'assessore regionale alla sanità abbia detto cose di buon senso e condivisibili. Di fronte alla necessità di tirare la cinghia, perché soldi non ce ne sono e ce ne saranno sempre meno, cosa propone di fare questo anonimo? Contesta la chiusura del san marco (che non è prevista!) e di altri ospedali. Da ciò si deduce che per rientrare dal disavanzo non si deve fare nulla e lasciare le cose come stanno. O meglio, si può tagliare e chiudere tutto, tranne che a Grottaglie. E' questa la cultura conservatrice del "non fare" che attraversa trasversalmente le forze politiche di destra, di centro e di sinistra, unificandole tutte sotto l'unica bandiera della becera e qualunquistica difesa di interessi localistici. A tal proposito, si veda la questione dei rifiuti. Qui diamo il meglio di noi stessi, perché riteniamo di essere assai furbi: non vogliamo le discariche, ma le quindici tonnellate giornaliere di monnezza che noi stessi produciamo li portiamo a Manduria, i cui abitanti sono notoriamente più stupidi dei grottagliesi. Questo fino a quando sarà possibile, e sempre che nel frattempo i manduriani non diventino intelligenti come l'anonimo delle 19,43 e ci rimandino indietro gli autocompattatori, perché ognuno si deve smaltire i propri rifiuti nel proprio territorio, cioè dove vengono prodotti.
RispondiEliminaPerciò, chi è l'ottuso, io o il focoso anonimo che - per attaccare Vendola e il suo partito - agita demagogicamente temi che nemmeno padroneggia e rinuncia ad un confronto civile su temi delicati come quello della sanità pubblica e dei rifiuti, scegliendo invece la via breve - e improduttiva - degli improperi?