Che ora è ?

sabato 17 luglio 2010

Apertamente di domenica 18 luglio 2010 - Propaganda e fuffa


Ieri, dopo una giornata infernale da non raccontare, ero al supermercato per fare un po' di spesa, mentre ero alla cassa una persona che conosco di vista e forse so anche il suo nome mi dice: "Che spettacolo indecente l'altro pomeriggio al Consiglio comunale monotematico sull'Ospedale di Grottaglie! L'ultima persona con cui se la dovevano prendere era proprio con lei, sono schifato. - ha continuato questa persona - Quanto l'ho amata questa Città quando ero lontano, ma poi quando sono tornato ho capito che non merita, i grottagliesi sono degli ignavi, gli passa tutto nell'indifferenza assoluta, non merita l'impegno di persone come lei e il lavoro che sta facendo, perché non serve a nulla."
Mi capita spesso di incontrare gente mentre sono in giro che mi dice di seguire il mio lavoro di giornalista blogger, non è raro che mi dicano anche che ormai se si vogliono notizie non filtrate dai potentati della politica o dal potere economico, bisogna andare nella rete, anche se aggiungo io va tutto verificato perché spesso chi scrive nei blog non è persona che rispetta le regole deontologiche del giornalismo, non è un addetto ai lavori.
Bene! tornando a noi devo comunque dire che simili commenti mi intristiscono, epperò se al primo acchito mi porterebbe a mandare tutto all'aria, poi ci ripenso e mi dico che non devo mollare quel "chi telo fa fare!" non deve averla vinta.
Il Consiglio comunale a cui si riferiva quel grottagliese che ho incontrato al supermercato, ovviamente era presente allo stesso Consiglio, è stato, quel Consiglio, come ho detto in altro post, inutile e comunque il day after è stato ancora più penoso per chi fa politica, abbiamo letto, infatti ed anche pubblicato, il tono trionfale del PD in cui annunciava che il reparto Maternità dell'Ospedale di Grottaglie per ora è salvo. Bene! quel reparto è salvo grazie ai numeri ( nel 2009 626 donne hanno scelto di partorire all'Ospedale san Marco di Grottaglie e al 15 luglio del 2010 386 donne hanno scelto sempre il San Marco per partorire), e quei numeri sono stati possibili grazie alla professionalità di medici e paramedici che in quel reparto, nonostante il sotto organico, c'è gente come alcuni medici, che nonostante il contratto part time ( 4ore) si fa oltre dieci ore di lavoro non retribuite, senza contare quei medici, con problemi di salute che oltre a lavorare, fanno guardie e reperibilità, che non dovrebbero fare, senza fermarsi mai, per tenere in piedi una struttura che va e che la gente continua a scegliere perché si sente sicura, curata. Quindi quell'ira esplosa in Consiglio comunale del dr Achille D'Amore, contro chi diceva che forse di parti a Grottaglie dovrebbero essercene di più, ma come - replicava lo stesso D'Amore,- si può dire una simile scelleratezza se già così, con l'organico sotto zero stiamo facendo salti mortali, è da provocatori affermare certe cose. Il problema sta nel fatto - continua a ripetere il dr. D'Amore che alla Direzione sanitaria continuano a ragionare con i numeri, ma sono lontani anni luce dalle reali emergenze e problemi contingenti."
La sanità in effetti vista così con i numeri e nei risultati che emergono dai nuclei di valutazione non fa una grinza, i famosi DRG, ma poi quando abbandonando i numeri e andando a toccare di persona le realtà locali è ben altra cosa, e pretendere che i medici oltre che a fare il loro lavoro, debbano fare anche i ragionieri, secondo il mio modesto avviso di cittadina ed anche paziente quando capita, chi ne va di mezzo è l'ammalato. Sicuramente va messo un argine ai ricoveri facili, agli inutili doppioni di reparti, come per esempio tenere in piedi una maternità a Manduria e poi scoprire che a partorire in quell'ospedale fatiscente non ci vuole andare nessuna, le donne continuano a scegliere Grottaglie, se ciò accade vuol dire che c'è qualcosa che attira queste donne, e allora oltre ai DRG istituiamo l'indice di qualità dei reparti, basato sulla professionalità dei medici e di chi collabora con essi e magari incrementiamo l'organico e sul gradimento dei pazienti, una sorta di bandierine dell'indice di gradimento, come le bandiere di goletta verde per le spiaggie italiane.
Tutto questo per dare seguito a quell'enunciato di cui politici regionali si riempiono la bocca "Il malato, la persona al centro della sanità!" Beh lo vogliamo porre in atto questo poetico assunto o dobbiamo pensare che è solo fuffa propagandistica?
Certo la logistica in questi ospedali lascia un po' a desiderare, non si può pensare di avere un ospedale sotto casa, non ce lo possiamo più permettere, ma va anche detto che in questo taglia taglia generale, bisognerà stare attenti a non buttare il bimbo con l'acqua sporca.

5 commenti:

  1. I g grottagliesi sprecano solo parole, a parole fanno tutto, a fatti nulla.

    Che combinazione aver incontrato quella persona al supermercato.....che fortuna ....

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  2. Come al solito malanimo e retropensiero bacato e diffidente.
    Tipico del grottagliese medio e nullafacente!!!

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  3. Che combinazione aver incontrato quella persona al supermercato.....che fortuna ....

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  4. Lavorare accanto al Dott. D'Amore è tanto faticoso ma è anche molto entusiasmante. Soprattutto quando a casa ti aspettano, da oltre tre ore, due bimbi piccoli ed un marito PAZIENTE, ed in questo caso non malato!Avendo lavorato in altre realtà, anche nel privato, posso affermare con piena sicurezza che la Ginecologia e l'Ostetricia di Grottaglie è veramente un'isola felice per le donne: ogni giorno ambulatorio senza attesa, pronto soccorso con colleghi professionalmente completi, una sala parto meravigliosa con la possibilità di far assistere i papà ( cosa che non si trova in nessuna altra realtà tarantina) ed una sala operatoria nuovissima con personale giovane e qualificato. Da pochi giorni è iniziato il mio incarico e sento parlare di chiusura! Rabbrividire è il minimo se si pensa a quanto, prima della Ginecologia ed Ostetricia di Grottaglie, dovrebbe essere rivalutato o chiuso. Spero di poter continuare a lovare con i miei colleghi il più tempo possibile per rubare tutto l'entusiasmo di cui sono dotati, nonostante gli stent coronarici, le protesi articolari, le ingodute maternità ed i turni massacranti di cui ovviamene fa scomodo parlare in un clima di tagli come quello di questi giorni.

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Io so perché sono un intellettuale, uno scrittore, che cerca di seguire tutto ciò che succede, di conoscere tutto ciò che se ne scrive, di immaginare tutto ciò che non si sa o che si tace; che coordina fatti anche lontani, che mette insieme i pezzi disorganizzati e frammentari di un intero coerente quadro politico, che ristabilisce la logica là dove sembrano regnare l'arbitrarietà,
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ammazzato nel novembre del 1975

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