"Questo blog, nasce a Grottaglie e per Grottaglie, è e sarà rispettoso delle manifestazioni dell'altrui pensiero, da qualunque parte provengano, purché espresse onestamente e chiaramente. In questo spazio ho l'onore di avere autori di spessore culturale di grande livello. Potete scrivermi su: lillidamicis@libero.it e/o su : lillidamicis@gmail.com
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lunedì 19 luglio 2010
Sembra l'icona del cittadino medio grottagliese...
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I link che non annoiano
LIBERTÀ DI PENSIERO
"Io so. Ma non ho le prove. Non ho nemmeno indizi.
Io so perché sono un intellettuale, uno scrittore, che cerca di seguire tutto ciò che succede, di conoscere tutto ciò che se ne scrive, di immaginare tutto ciò che non si sa o che si tace; che coordina fatti anche lontani, che mette insieme i pezzi disorganizzati e frammentari di un intero coerente quadro politico, che ristabilisce la logica là dove sembrano regnare l'arbitrarietà,
Pierpaolo Pasolini
scrittore
ammazzato nel novembre del 1975
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EINSTEIN DICEVA SPESSO
“Il mondo è quel disastro che vedete, non tanto per i guai combinati dai malfattori, ma per l’inerzia dei giusti che se ne accorgono e stanno lì a guardare”.
bravissimi artisti, ma vi prego lasciate in pace le pareti del centro storico.
RispondiEliminama che dici? Di sicuro molto più estetici e decorativi del salmastro, dell'anticorrodal, e dei condizionatori.
RispondiEliminaquei dipinti sono bellissimi: volesse il cielo che ogni via ne ospitasse piu' di qualcuno
RispondiEliminaE se lo dico io che ho in me il senso del bello, del gusto, dell'estetica, non ci sono se o ma.
"...Ma lasciate in pace le pareti del centro storico....". Una visione gretta, grettissima, dell'arte; una prospettiva infantile della vita, della cultura e anche del centro storico. E' necessario liberarsi da questa pseudocultura che continua a rovinare la vita culturale, sociale e civile della nostra comunità.
RispondiEliminaQuesti dipinti servono anche a spazzare via, si spera, questa pseudocultura fatta di "attenzione" al centro storico fondata sul mero "non fare", oltre che di comparsate sui giornali, e poggiata su qualche amicizia (di cui sostanzialmente si suggeriva e si suggerisce di parlarne "citto citto mienzo alla chiazza"). Il tutto per accreditarsi nei confronti di qualche beota.
lavori grandiosi (8-9 metri di altezza) bloccati da alcuni cittadini perchè "sembrava nu mosctro" e ora rimane soltanto la bozza di un capolavoro incompiuto.... (che tristezza)
RispondiEliminama magari avessi io una parete libera per dare ospitalità a questi artisti.....
ma vogliamo parlare di quelli scolpiti sull'intonaco ammuffito?????
se tutto ciò fosse a milano avrebbe già fatto il giro del mondo.... invece è a Grottaglie e ne parlano solo li "tagghia tagghia di mminz'alla chiazza"
Fabio Anti
Riconosco e ribadisco per la nostra anfitrione l'acume e la perspicacia della giornalista nell'aver attribuito alla figura del post quella didascalia appropriata e congeniale.
RispondiEliminaSi, cara signora deali, siamo noi, gli abulici,indolenti, inconcludenti, pigri, svogliati grottagliesi, felici di assumere una posizione prona o, come direbbero i saggi latini che di queste cose se ne intendevano, "ad usum pecoris".
Anche queste discussioni ne sono un indice: anonimo ultimo, sono daccordo con te ma, ricorda, milano e' su un altro pianeta.
Qui siamo in terronia, la terra bruciata dal sole, la terra del pressapochismo, la terra dove prolificano critici letterari che prendono lucciole per lanterne, la terra dove si plaude al politico riciclato, la terra dove tutti parlano senza sapere.
Personalmente a me queste opere piacciono, diro' anche, con giustezza di veduta, che alcune di esse hanno il crisma dell'arte:non dimenticate, miei cari concittadini, che pochi artisti non hanno dipinto sui muri delle case:Giotto, Pinturicchio,Michelangelo,Beato Angelico,sono solo pocchissimi nomi che cito.
Aggiungo che il mio sogno sarebbe quello di vedere Grottaglie tappezzata da queste opere e da altre in ceramica, che costituiscono l'essenza stessa e la matrice della nostra cittadina.
In Germania, a Colonia( come nota di cultura vi specifico che ai tempi dei Romani questa citta' era appellata "colonia Agrippinae", ecco l'origine del suo nome attuale) trovarono due colonne di un tempio. I tedeschi, intelligenti, attorno a queste due colonne hanno costruito un museo, ampiamente visitato.
Da noi, le opere d'arte,i reperti,gli scritti sono nella muffa e nel dimenticatoio, salvo venirne fuori ad opera di pseudo letterati da BIgnami che, per vanagloria e sottobosco politico, si ergono a divulgatori della cultura.
La pace sia con voi tutti.
evidentemente state proprio messi male se un dipinto sui muri (cosa che avviene in tantissimi posti d'Italia) vi suscita tanti orgasmi.
RispondiEliminaInfatti a te neanche quello e non solo per l'arte ma anche per il resto a te di orgasmi non ne possono venire...
RispondiEliminaBrava Lilli, è il commento giusto.
RispondiEliminaFarsi gli affari privati degli altri, spiando in casa altrui per non vedere ciò che pubblicamente avviene.
Quanto alla valenza artistica di quei "murales" e alla opportunità che essi vengano dipinti ovunque vi sia un muro idoneo (centro storico e Quartiere delle ceramiche compresi) e l'autorizzazione dei proprietari, se vi dico Orgosolo pensate solo al banditismo anni 70 o pensate ai murales?