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lunedì 19 luglio 2010

Una proposta di chi lavora all'Ospedale San Marco

Durante il Consiglio comunale monotematico di giovedi 15 luglio, il dr. Enzo Lupo, punta di diamante del reparto di Chirurgia dell'Ospedale San Marco, ha letto questo documento di proposta e quindi lasciato agli atti dello stesso Consiglio. Sarebbe molto interessante che a questo post seguissero commenti di addetti ai lavori, anche in forma anonima ( per contratto i medici e paramedici non possono rilasciare interviste alla stampa se non autorizzati. ndr), al fine di capire meglio cosa è importante per il nostro nosocomio che seppur vittima di una strategia atta a farlo morire attraverso un taglio sistematico di risorse sia umane che strumentali, continua ad operare restando uno degli ospedali più gettonato nella provincia di Taranto.

4 commenti:

  1. perchè mancano i commenti su un problema così grave?

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  2. Per la consigliera Anastasia
    il tuo discorso è da basso borgo. E' una politica fatta in casa con obiettivo di poco conto (secondo il mio punto di vista).
    Eppure politicamente i problemi doveva già conoscerle.
    Le lascio un consiglio:
    legga attentamente il prossimo intervento e tragga delle conclusioni.
    Conclusioni che spero sia di buon auspicio ad evitare ulteriori danni al nostro ospedale.
    Renato

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  3. Per il dr. Enzo Lupo medico comprimario,
    c’è paura di commentare da parte degli addetti ai lavori.

    Ho sempre detto: coi numeri si risolvono i problemi.
    Dov’è l’errore gentilissimo dr. Lupo o chi per Lei?
    I numeri non possono essere analizzati nello specifico ma devono necessariamente seguire altri.

    In questa sequela eviterò di uscire fuori tema. Non voglio trasecolare nessuno. Mi scuso per il modo scabro e angusto di scrivere. Non sarà un discorso terso ma accettabile.

    Con delibera nr.259/2010 riguardante il bilancio di previsione del nostro comune, nella relazione di regolarità tecnica e contabile da parte del nostro funzionario dell’ufficio ragioneria fu riportato :“Le entrate poste in bilancio per l’anno corrente della discarica “controllata” sono 2.180.000 euro. E’ stata determinata in base al trend dei conferimenti dell’anno 2009.
    Attraverso questo blog mi rivolsi al responsabile e titolare di posizione organizzativa dell’ufficio ragioneria dicendo:
    Il trend si può anche analizzare con riferimento all’ultimo anno se non vi sono periodi lunghi da considerare.
    GLI STUDIOSI INDUCONO A CONSIDERARE UN ANDAMENTO BREVE QUANDO MANCANO ALTRI ELEMENTI.
    GLI ELEMENTI VI SONO E SONO QUELLI DEGLI ANNI PREGRESSI.

    Ritornando alla proposta di organizzazione dell’ospedale San Marco ed all’analisi dei numeri riportati devo aggiungere:
    il metodo migliore non è affrontare il problema attraverso il numero dei ricoverati o interventi chirurgici eseguiti nel proprio ospedale poiché anch’essi trovano il tempo e modalità di intervento o di valutazione.
    L’analisi deve essere posta su campo comunale, provinciale, regionale e per finire nazionale.
    Deve essere redatta una strategia considerando i comuni limitrofi, le province e le regioni per un facile raggiungimento del luogo.

    segue commento
    Renato

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  4. segue commento precedente ...

    Per essere chiaro:
    si è parla di area vasta.
    Essa ha lo scopo di studiare la pianificazione strategica territoriale, di conseguenza la redazione dei piani urbani della mobilità. Quindi realizzare strade, servizi, restauri di ex conventi e quant’altro, affinché ogni persona venga messa in condizione di raggiungere luoghi per un proprio bisogno. L’area vasta deve essere analizzata soprattutto sotto l’aspetto organizzativo locale, provinciale, regionale e nazionale.

    Il Piano Strategico è lo strumento attraverso il quale si realizzeranno le azioni di medio-lungo periodo atte a rafforzare sia il sistema territoriale come nodo di eccellenza della rete infrastrutturale di rango nazionale ed europeo, sia le specifiche linee di azioni locali.
    Il Piano Urbano della Mobilità è lo strumento che consente di definire un "progetto sistema", all'interno di un processo di pianificazione integrato del sistema complessivo trasporti-territorio.

    Se l’obiettivo dell’area vasta è considerare un punto di arrivo (es. quartiere delle ceramiche), allora non ha valenza discutere nel far durare o meno il nostro ospedale.
    La lotta NON deve essere studiata tra il comune di Manduria e Grottaglie ma nell’insieme dei dati.

    Faccio un altro esempio:
    se in un blog vi sono quattrocento visitatori che sfogliano velocemente le pagine affermerò che quel blog non soddisfa, mentre se i visitatori si soffermano a leggere ogni commento, ogni post ecc. allora affermerò che quel numero supera di gran lunga tutti gli altri blog.

    In quest’ultimo periodo l’ospedale San Marco è stato al centro dell’attenzione da parte dei politici ed in parte dalla cittadinanza.
    Perché questa distinzione?
    L’impegno da parte dei politici è di tenere in essere l’ospedale di grottaglie, a volte con fermezza altre volte per uno scopo ben preciso (il voto per l’anno prossimo), mentre la cittadinanza grottagliese guarda il problema solo all’abbisogna.

    Dov’è l’inconcludenza del sistema adottato da parte dei politici locali?
    Lo sguardo degli obiettivi deve essere SEMPRE considerato prima di ogni azione. Infatti in pochi o nessuno hanno/ha pensato alla relazione che intercorrerà tra il futuro ospedale San Raffaele di Taranto e l’ospedale di Manduria geograficamente. Eppure ogni cosa è studiata a tavolino (come si usa dire in gergo politico). Questa volta credo, anzi sono convinto che adottando il sistema dello scavalco sotto l’aspetto organizzativo si può ancora recuperare il nostro nosocomio. Da parte mia, oltre a poter rompere le uova nel paniere attraverso i blogs di mia conoscenza che sono tantissimi anche a livello nazionale, non ho altre risorse. In quei blogs sarò costantemente duro finché non abbasseranno le mani dal NOSTRO OSPEDALE.

    Concludo il mio intervento.

    Gentilissimo dr. Lupo o chi per Lei, solamente attraverso una valutazione-forma-strategia e con dati di altri ospedali ubicati sul nostro territorio regionale e nazionale si può avviare una lotta consistente per far continuare a vivere il nosocomio di Grottaglie, altrimenti col passare del tempo purtroppo l’ospedale tenderà all’utilizzo per altri scopi.
    Con simpatia
    Renato

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blog culturale fondato dalla giornalista Lilli D'Amicis

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