Le forze di maggioranza e opposizione (in questi anni dedite soprattutto alle lottizzazioni) hanno volutamente drammatizzato per poter poi, rivendicare come una vittoria ciò che nessuno aveva mai messo in discussione, rilanciando una propria immagine di difensore dei diritti dei cittadini, alquanto offuscata dagli scandali bi-partisan in questi ultimi anni.
L’altra sera gli operatori sanitari e i cittadini presenti hanno potuto prendere atto che non ci sono modifiche non concordate e che si sostanziano in: rimane l’eccellenza di ostetricia con 20 posti letto, si perdono i 4 posti aggiunti di ginecologia che confluiscono al Moscati dove già egregiamente si trattano le patologie connesse alla specializzazione, mentre si potenziano strumenti che dovrebbero ridurre il ricorso a cure fuori sede.
Quel che è stato stigmatizzato è non aver approntato alcuna misura che riduca l’inappropriatezza dei ricoveri e delle cure con spese che gravano sulla collettività. Altri, vedasi l’ospedale di Martina Franca, si sono adeguati e l’indice di interventi appropriati è aumentato, non così a Grottaglie tanto da far sospettare l’esistenza di sacche che alimentano feudi personali.
SEL si dichiara soddisfatta della responsabilità dei dirigenti che hanno difeso il Piano e dalla risposta di operatori e cittadini che hanno preso atto dell’inesistenza delle penalizzazioni, solo razionalizzazioni. SEL ritiene che tale politica, tesa alla riduzione ed all’eliminazione degli sprechi debba proiettarsi in ogni ambito in cui si gestisce il denaro pubblico. Nel contempo non si lascia sfuggire l’occasione per rimarcare i punti di debolezza del Piano sul registro dei tumori e delle malattie degenerative, sulle cause e rimedi; il mancato collegamento tra Piani sociali di Zona e sanità diffusa nel territorio; mancanza di una destinazione provinciale per le donne costrette ad interrompe la gravidanza nelle strutture pubbliche, secondo la legge nazionale vigente.
Grottaglie 17/07/2010
per il Coordinamento
Franco Galiandro
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