Lunedì
sarà in edicola il numero di giugno del magazine grottagliese, Livù, come anticipato dal suo direttore responsabile, Francesco Lenti, la copertina è dedicata al sindaco neo eletto l'avv. Ciro ALABRESE, che con uno scarto di poco più di 600 voti ha battuto al ballottaggio Michele SANTORO, quest' ultimo sorprendentemente arrivato al ballottaggio nonostante il divorzio dal Pdl e con la forza di sole due liste. Nella foto del bravo Antonio Zanata, si intravede un primo cittadino semicelato dalla fascia tricolore e con uno sguardo triste, quasi tetro. Che il nostro nuovo primo cittadino non sia incline al sorriso è cosa nota, ma negli ultimi tempi, tra il tirato e il sollecitato, sul suo viso abbiamo visto molto più spesso affiorare la fioca luce di un sorriso, tra l'altro la precampagna di comunicazione elettorale, quasi surreale, del "Ciro e...", ce lo ha proposto molto sorridente, in varie ambientazioni che tanto ha fatto parlare ed anche sparlare, e non sono mancate feroci critiche, ma alla fine, come si usa dire, però parafrasando: bene o male ma se n'è parlato. Dopo questa ampia premessa veniamo al nocciolo di questo Apertamente, il primo del dopo elezioni.
Che il primo cittadino della città di Grottaglie abbia poco da stare allegro è fuori discussione, chiunque fosse salito al Palazzo e si fosse mostrato sorridente per la cover del magazine cittadino, non avrebbe convinto, e quindi un Alabrese sindaco in posa amara la dice tutta sullo status della situzione politica in Città, che non è fra le migliori, anzi! e la sottoscritta, modestamente e mestamente l'ha più volte anticipato nei suoi editoriali.
Chi crede, dei politici vincitori, di poter adottare metodi e modi del passato recente, sta partendo con il passo sbagliato, nulla potrà essere come prima, la crisi strutturale incombe e i riferimenti stanno cadendo con effetto domino, e credo che il neo primo cittadino di questo ne sia più che consapevole, e già dalle prime ore della sua vittoria, sta vivendo sulla sua pelle, le tirate di giacchetta e in alcuni casi, ne sono certa, anche ricatti e un batter cassa fastidioso e sinistro, conseguenziale alle promesse elettorali che sono state fatte in maniera vergognosa da molti dei partiti della coalizione "Grottaglie Oltre", quella armata di 7 soggetti politici, così diversi tra loro ma uniti da un collante pericoloso ed insidioso: la fame atavica di potere e per questo insaziabile appetito hanno fatto patti anche con il diavolo che è in piena attività. Appettiti che vanno saziati, le promesse vanno mantenute senza se e senza ma, è il momento di incassare, c'è il problema di quelle poltrone da troppi anni occupate, e quindi difficili da abbandonare, come diceva Andreotti "il potere logora chi non ce l'ha" e il logorio ormai è da Cynar. Troppi sono i contendenti per ogni singola poltrona e quindi i mal di pancia sono all'ordine del giorno. Ovviamente si minimizza su tutto, da più parti ci si affretta a dichiarare che presto si avrà la nuova Giunta, il suo presidente del Consiglio, ma a crederci sono in pochi e la sensazione che aleggia in giro che così facile non sarà e quindi si segue la cronaca del cazzeggio e del si dice, rinfocolando le già squallide lotte intestine.
Particolare di non poco conto è che ad oggi nella sala consigliare del Palazzo giace il cartaceo documentale delle elezioni del primo turno elettorale, dove la stessa Commissione elettorale ( presidente il giudice Claudio Casarano, il segretario Barrotta Giuseppe e i componenti: L'Assainato Vito, Malvaso Emanuele, Liuzzi Roberta, Donatelli Giovanna, La Sorte Sabrina,Maggiore Antonella), sta controllando i verbali in cui ci sarebbero difformità, di non poco conto, non coinciderebbero le cifre nei registri. Ovviamente si tratta solo di un controllo dei verbali, non c'è riconteggio dei voti, come qualcuno avrebbe scritto, quello avviene solo nei ricorsi al Tar.
Quindi dalla stanza del Consiglio comunale, occupata dalla commissione, arrivano segnali di tranquillità che non convincono, tutto procederebbe bene, ma a quasi un mese dalla prima tornata elettorale, solo Grottaglie non ha la proclamazione ufficiale dei Consiglieri eletti, e dove il Consiglio comunale fresco di nomina dovrebbe, urgentemente approvare, entro la fine del mese di giugno, il Bilancio, con quali competenze e consapevolezze se lo chiedono in molti. Allora ritornando alla copertina di Livù capiamo il perché sia così nero in volto il nostro primo cittadino, forse ne ha ben donde!
Seguo lilli da anni, mi piace la sua onestà intellettuale e la sua bella intelligenza, negli anni come un Re Mida qualunque cosa abbia toccato si è trasformata in oro.
RispondiEliminaRagazzi di Zomm assurti a belle mete ed imitato poi, idv preso che era niente lo ha lasciato fiorente, rinascita c'era lei e anche li crescita.
Per lei mai niente se non questo mio piccolo riconoscimento definendola un re mida al femminile.
Un suo estimatore
Ah dimenticavo la radio, monitor non c'era più e lei lo riporta all'attenzione.
RispondiEliminamai sentito un cumulo di tante sciocchezze in poche righe..........
RispondiEliminama lilli non pubblichera' cio' che non conviene,vero lilli?
Chi ha chiesto il controllo della Commissione elettorale sui verbali del primo turno? Dovrebbe essere stata fatta regolare e pubblica richiesta. Almeno questo si può sapere? I giornali, quelli di carta, si autocensurano e nemmeno fanno cenno a ciò che sta avvenendo a Grottaglie. Ha ragione A.Stille in "Questi giornali non servono"
RispondiEliminahttp://www.ilfattoquotidiano.it:80/2011/01/07/questi-giornalinon-servono/85188/
Sembra che si stia applicando sul caso Grottaglie qualcuna de "Le venticinque regole del perfetto disinformatore" http://www.nocensura.com/2011/06/le-venticinque-regole-del-perfetto.html?utm_source=feedburner&utm_medium=feed&utm_campaign=Feed%3A+nocensura%2Ffeed+%28nocensura.com%29&utm_content=FaceBook
mercoledì 8 giugno 2011
oel