Si chiude con successo la Festa Democratica 2010
Il Segretario Massimo Serio:
"Riconoscere i meriti del passato, ma con lo sguardo rivolto al futuro"
È tempo di bilanci per la Festa Democratica 2010 del PD di Grottaglie, che si è chiusa con un risultato ampiamente positivo. La prima volta del Pd nel Quartiere delle Ceramiche ha offerto molti spunti di riflessione politica ed economica, che hanno arricchito l'intenso programma della tre giorni democratica svoltasi dal 27 al 29 agosto.
"Il futuro ha radici antiche", questo il titolo della manifestazione che ha sintetizzato a dovere quelle che sono le prerogative e gli obiettivi del partito guidato da Massimo Serio, che punta ad essere una voce costantemente presente nei luoghi del lavoro e della tradizione, veri motori della società e cuori pulsanti della Storia di Grottaglie.
Al centro del dibattito comparto ceramico, agricoltura, piccole e medie imprese, elezioni amministrative, alternativa di governo e crisi economica che ha ridotto in molti frangenti la spesa delle famiglie, compresa quella dedicata ai momenti di svago.
Nel corso della Festa si sono avvicendati importanti ospiti come l'ex Ministro del Lavoro Cesare Damiano, l'Assessore Regionale alle Risorse Agroalimentari Dario Stefano, il senatore lucano Filippo Bubbico, il parlamentare jonico on. Ludovico Vico, ma anche qualificati esperti come l'imprenditrice agricola Lucia Cavallo, il direttore generale della Bcc di San Marzano Emanuele Di Palma e tanti altri ancora.
Tanti gli spunti di riflessione, che hanno delineato l'alternativa concreta offerta dal Pd a tutti i livelli istituzionali, per contrastare l'azione di un governo nazionale interessato quasi del tutto alla definizione di poche leggi ad personam. Ma anche e soprattutto Grottaglie, le sue problematiche e le proposte di soluzione che vengano incontro alle istanze sollevate dai cittadini.
"Credo fermamente - ha sostenuto il Segretario cittadino Massimo Serio - che la Festa Democratica di quest'anno sia stata uno spartiacque importante per la politica del nostro partito e, globalmente, per quella grottagliese. Dopo una importante fase ormai chiusa, quella dei due mandati svolti da Giuseppe Vinci, si avviano a conclusione anche le due deleghe assegnate dai cittadini al Sindaco Raffaele Bagnardi. Due esperienze, quelle menzionate, caratterizzate da due gestioni differenti, con molte note positive, ma accomunate dalla loro ormai matrice passata. È tempo di guardare al domani e lo slogan della Festa Democratica, "Il futuro ha radici antiche", ha voluto a suo modo comunicare alla popolazione questo concetto. Bisogna ripartire da quanto di buono è stato fatto sino ad ora, ma senza dimenticare che una sinistra che ami definirsi riformista deve avere come priorità assoluta la definizione di una proposta di governo che sappia risolvere problemi concreti, guardare lontano e rinnovarsi dal punto di vista dei programmi e della classe dirigente. I dibattiti dei giorni scorsi lo hanno ampiamente dimostrato: laddove il Pd abbia saputo mettere in campo forze nuove e concetti innovativi, ha incontrato il vasto consenso del pubblico e il plauso di molti addetti ai lavori. La Festa Democratica ha una lunga e gloriosa tradizione, che proviene da lontano, e da sempre rappresenta un momento atteso da molti. In questa sede ne ho approfittato per chiarire quali sono le linee guida che ci orienteranno nella definizione della prossima coalizione per le amministrative del 2011, sottolineando che il PD - la forza di maggioranza - responsabilmente carico di essere, come sempre, il collante tra le forze di centrosinistra che vorranno aderire ad un progetto nuovo, fresco, che sappia interpretare al meglio le novità offerte dal tempo che avanza. Da oggi si apre un grande cantiere, in verità già partito, che vedrà coinvolte senza nessuna pregiudiziale tutte quelle ricchezze, politiche e civiche, che vogliano dare nuovo slancio alla Città delle Ceramiche e a tutte le sue eccellenze, a cominciare dall'agricoltura, la ceramica, le piccole e medie imprese. Mi auguro - conclude Serio - che si riesca a ritrovare quell'unità di cui hanno bisogno la sinistra e il suo popolo - che è senz'altro quella che ho riscontrato nelle migliaia di volti che in questi giorni hanno calcato l'area della Festa Democratica e che ringrazio con affetto e cordialità".
La mamma delle banalità è sempre incinta. Sembra di leggere un comunicato diffuso qualche anno fa da Giuseppe Vinci. E' vero, il futuro ha radici antiche, ma attenti, alcune volte ci sono radici che dissestano il manto stradale e che vengono tagliate perché il progresso ci possa viaggiare sopra il più comodamente possibile.
RispondiEliminaUgo Notto
L'unica cosa bella della Festa del PD è stato il concerto cover di De Andrè del gruppo "Gli Ultimi": BRAVISSIMI !!!!!!
RispondiEliminaNo sono stati i panini confezionati dal sindaco e dai suoi colleghi del Pd, io il panino me lo sono conservato come cimelio.
RispondiEliminaContinua l'era di Ciro è...ma qualcuno gli dica che la campagna elettorale è finita