Una dichiarazione di Angelo Disabato, presidente del gruppo La Puglia per Vendola in Consiglio regionale.
“La Puglia per Vendola apprende dalla stampa che gli ambienti parlamentari del Pdl stanno elaborando un disegno di legge che depenalizza il possesso illecito d’un bene archeologico in cambio d’una multa di lieve entità. Questa norma, nelle intenzioni annunciate, dovrebbe essere inserita nella prossima legge finanziaria.
In linea di principio non siamo contrari a rendere disponibili beni archeologici ai privati. Ci sembrano però essenziali tre condizioni:
1) il deposito e non il possesso del bene, che quindi non può essere trasmesso per via ereditaria né essere venduto;
2) la catalogazione e la tracciabilità da parte delle Soprintendenze responsabili;
3) la fruibilità da parte del pubblico in situazioni opportunamente delineate e concordate.
Si potrebbe anche, secondo noi, stabilire per i privati non una multa ma un canone d’affitto annuo a seconda delle caratteristiche del bene, in maniera da non contravvenire la legge che persegue chi detiene o ha acquistato oggetti di dubbia provenienza, favorendo nello stesso tempo l’emersione e la catalogazione d’un vasto patrimonio sommerso attraverso soluzioni eque.
In ogni caso, vale il principio della salvaguardia del bene archeologico e della gratificazione di chi accetta di farsene carico in maniera trasparente.
La Puglia, terra ricca di vestigia e beni archeologici, duramente colpita nel corso dei secoli dal trafugamento e dal commercio clandestino di reperti, ma anche con privati che sanno apprezzare e tutelare gli oggetti preziosi del nostro passato, ha tutto da guadagnare da una legge seria ed equa che garantisca la disponibilità di beni archeologici ai privati. Chiediamo quindi all’esecutivo regionale di prestare attenzione all’elaborazione del disegno di legge, e di far sentire la sua voce in proposito”. (comunicato)
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