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sabato 10 marzo 2012

Carosino: "100 strade per 100 donne’

L’opportunità rappresentata dalla trascorsa Festa della Donna è stata l’ occasione, a Carosino, per porre una maggiore attenzione sulla tematica della toponomastica femminile presente sul territorio della città del vino. Effettivamente, basta girare per le strade del paese (via Garibaldi, via Cavour, piazza Vittorio Emanuele, ecc. ecc.) per accorgersi che le arterie viarie pullulano di nomi altisonanti ma, fateci caso, quasi tutti al maschile.
 La circostanza, ovviamente, non è solamente locale né nazionale, ma abbraccia anche nazioni limitrofe come la Francia ad esempio, dove Parigi conta appena 200 nomi di donne a fronte di 4.000 maschili o Ginevra, le cui intitolazioni di strade al femminile si assestano intorno al 4%”. Tutto ciò nonostante la presenza storica, ormai universalmente condivisa, di tante donne illustri. 
Portata alla ribalta qualche tempo fa dalla studiosa romana Maria Pia Ercolini, attraverso un libro ed il gruppo Facebook dall’omonimo nome, la tematica della toponomastica femminile a Carosino è stata denominata ‘100 strade per 100 donne’ e si è evoluta in un vero e proprio evento locale, che ha visto costituirsi un piccolo presidio davanti al locale Municipio. L’intento del comitato promotore, composto essenzialmente da giovani, è stato di proporre alcuni nomi di personalità femminili, distribuendo le loro storie anziché le solite mimose. Se la partecipazione alla manifestazione carosinese non è stata molto estesa, la volontà di questo gruppo di sensibilizzare l’opinione pubblica su tale tematica è stata invece encomiabile. Essendosi sviluppata su blog e facebook, la tematica è stata molto opportunamente inserita dal comitato in un’apposita attività di raccolta di firme, per portare meglio a conoscenza dell'iniziativa anche quella parte della cittadinanza non-internauta. 
La locale proposta "100 strade per 100 donne" è stata resa nota personalmente al Sindaco, Assessori e Consiglieri del Comune di Carosino,  al fine di rendere direttamente partecipe tutta l'Amministrazione che, nell’occasione, è rimasta positivamente  colpita dall’entusiasmo, accogliendo la proposta con soddisfazione e senso di collaborazione con i cittadini. La battaglia potrebbe forse apparire marginale, ma pensiamo che sia quanto mai attuale ricordare che i cambiamenti culturali, passano anche attraverso la correzione dei simboli che si imprimono nell’immaginario collettivo. E di un cambiamento ce n’è assolutamente bisogno anche perché, come abbiamo visto, il problema non è affatto circoscritto alla sola Italia.

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