La sceneggiatura del film, firmata da Sidney Howard (ma con la collaborazione non accreditata di altri autori, fra cui Ben Hecht, Francis Scott Fitzgerald e lo stesso Selznick), ambienta le vicende private e sentimentali della protagonista Rossella sullo sfondo dei grandi eventi storici dell’America di metà Ottocento, con la Guerra di Secessione e gli scontri fra Nordisti e Sudisti. Moltissime le scene da antologia ed i momenti memorabili, senza contare alcuni dialoghi entrati di diritto nel frasario comune: nel finale, prima di abbandonarla, Rhett dice a Rossella “Francamente me ne infischio”, mentre lei con rinnovato vigore dichiara “Domani è un altro giorno”. Impressionante la ricostruzione tecnica, con le maestose scenografie di Lyle Wheeler e la fotografia dai toni accesi, che regala degli stupendi tramonti color rosso-fuoco; e la splendida colonna sonora di Max Steiner, fra le più amate ed emozionanti mai udite al cinema, ancora oggi continua a far sciogliere di nostalgia gli spettatori di ogni età. A distanza di tanti anni, “Via col vento” resta un capolavoro insuperato nel suo genere: romantico, struggente, grandioso, smisurato, epico, assolutamente senza tempo… in una parola: un classico.
"Questo blog, nasce a Grottaglie e per Grottaglie, è e sarà rispettoso delle manifestazioni dell'altrui pensiero, da qualunque parte provengano, purché espresse onestamente e chiaramente. In questo spazio ho l'onore di avere autori di spessore culturale di grande livello. Potete scrivermi su: lillidamicis@libero.it e/o su : lillidamicis@gmail.com
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venerdì 23 marzo 2012
"Via col vento"
La sceneggiatura del film, firmata da Sidney Howard (ma con la collaborazione non accreditata di altri autori, fra cui Ben Hecht, Francis Scott Fitzgerald e lo stesso Selznick), ambienta le vicende private e sentimentali della protagonista Rossella sullo sfondo dei grandi eventi storici dell’America di metà Ottocento, con la Guerra di Secessione e gli scontri fra Nordisti e Sudisti. Moltissime le scene da antologia ed i momenti memorabili, senza contare alcuni dialoghi entrati di diritto nel frasario comune: nel finale, prima di abbandonarla, Rhett dice a Rossella “Francamente me ne infischio”, mentre lei con rinnovato vigore dichiara “Domani è un altro giorno”. Impressionante la ricostruzione tecnica, con le maestose scenografie di Lyle Wheeler e la fotografia dai toni accesi, che regala degli stupendi tramonti color rosso-fuoco; e la splendida colonna sonora di Max Steiner, fra le più amate ed emozionanti mai udite al cinema, ancora oggi continua a far sciogliere di nostalgia gli spettatori di ogni età. A distanza di tanti anni, “Via col vento” resta un capolavoro insuperato nel suo genere: romantico, struggente, grandioso, smisurato, epico, assolutamente senza tempo… in una parola: un classico.
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"Io so. Ma non ho le prove. Non ho nemmeno indizi.
Io so perché sono un intellettuale, uno scrittore, che cerca di seguire tutto ciò che succede, di conoscere tutto ciò che se ne scrive, di immaginare tutto ciò che non si sa o che si tace; che coordina fatti anche lontani, che mette insieme i pezzi disorganizzati e frammentari di un intero coerente quadro politico, che ristabilisce la logica là dove sembrano regnare l'arbitrarietà,
Pierpaolo Pasolini
scrittore
ammazzato nel novembre del 1975
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“Il mondo è quel disastro che vedete, non tanto per i guai combinati dai malfattori, ma per l’inerzia dei giusti che se ne accorgono e stanno lì a guardare”.
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