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giovedì 14 aprile 2011
Bruni: "Il mediterraneo degli inclusi: tra etnie e letteratura - attraversando Fabrizio de Andrè e dintorni".
Si tratta di un incontro di studi sul Mediterraneo, il mare nostrum riletto attraverso le letterature e i processi etnici. L'incontro avrà luogo lunedì 18 aprile p.v. nella sala conferenze del laboratorio Burano - via Matteotti 51 - Grottaglie - Taranto, a coordinare i lavori sarà Roberto Burano, presidente dell'associazione culturale "Koiné", è prevista la partecipazione del sindaco Raffaele Bagnardi.
A relazionale su questo tema, che ha elementi profondamente radicati nella letteratura, sarà Pierfranco Bruni, esperto e responsabile del ministero per i beni e le attività culturali per il progetto "etnie, minoranze e letteratura".
Il mediterraneo tra sponda sud e sponda nord. Radici che richiamano radicamenti e legami antropologici oltre che relazioni economiche ed internazionali. Il mediterraneo che include. Una riflessione che ha un senso proprio nelle sfaccettature dei nostri giorni. Fissato un incontro di studi, in un momento cruciale dei rapporti tra Europa e Mediterraneo, per un approfondimento tra le storie, i processi antropologici, le letterature, le etnie tra le sponde sud e nord all'interno del bacino del mediterraneo.
Perché De Andrè? Perché il cantautore e poeta genovese ha affrontato, nei suoi testi, le varie problematiche culturali ed etniche che hanno interessato il mediterraneo come civiltà letteraria e umana ma anche come ricerca delle varie koiné che hanno segnato il percorso contaminante tra il mediterraneo il nord africa l'Italia e i Balcani. Proprio il linguaggio costituisce una chiave di lettura significativa per penetrare storie, civiltà, culture e identità.
Il mediterraneo degli inclusi non è soltanto valore metaforico ma anche geografico. Soprattutto in questa temperie geografia, storia e letteratura rappresentano un modello contaminante e partecipativo tra le singole eredità e i processi culturali in generale.
Il Mediterraneo include l'Europa con i Balcani. Include l'intreccio di religioni. Include modelli di emigrazioni e fenomeni antropologici. Bisogna pensare al concetto di inclusione per capire di più il concetto di diaspora all'interno di tre concetti fondamentali: clandestinità, profughi, rifugiati.
La letteratura è un attraversamento che permette di comprendere in un umanesimo che ha una sua valenza spirituale. L'occidente e l'oriente sono l'incontro del mediterraneo. E quando si afferma che l'occidente corre il rischio di morire proprio nel mediterraneo si afferma una verità di fondo. Questo rischio non si può correre ma per non rischiare la politica o le politiche devono cercare di ascoltare la voce del mare. Quella voce che porta lingua e linguaggi, porta la parola delle emozioni e degli uomini. La letteratura è impastata del mare e della sabbia. Le due sponde sono un pensiero che Camus chiamava "meridiano".
Il vero pensiero meridiano che interagisce con la mediterraneità di Alvaro, Pirandello, Marie Cardinal, Vintila Horia. Un mediterraneo del cuore. Il vero mediterraneo che include.
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"Io so. Ma non ho le prove. Non ho nemmeno indizi. Io so perché sono un intellettuale, uno scrittore, che cerca di seguire tutto ciò che succede, di conoscere tutto ciò che se ne scrive, di immaginare tutto ciò che non si sa o che si tace; che coordina fatti anche lontani, che mette insieme i pezzi disorganizzati e frammentari di un intero coerente quadro politico, che ristabilisce la logica là dove sembrano regnare l'arbitrarietà, la follia e il mistero". Pierpaolo Pasolini scrittore ammazzato nel novembre del 1975
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