Durante l’incontro per la questione ‘Aeroporto di Grottaglie’ organizzato dall’assessore Minervini, con i consiglieri regionali, i rappresentanti del territorio jonico (enti ed istituzioni), l’amministratore delegato di Aeroporti di Puglia e l’Associazione Tarantovola, "Ho potuto ribadire - scrive Mazza - che noi parliamo di logistica in provincia di Taranto riferendoci ad un porto che non esplica tutte le sue innumerevoli potenzialità, per via di svariati motivi che ben si conoscono e che nel tempo s’incancreniscono riuscendo a ledere in modo irreversibile il settore marittimo ed economico; non c’è un trasporto massivo e variegato di merci e forse quando e se ci saranno le linee ferroviarie migliori, nonché ulteriori strade, potrà rappresentare qualcosa di positivo”.
“Ritengo che, piuttosto che vaneggiare, bisogna cogliere l’occasione di una opportunità che nell’immediato può dare un riscontro proprio con l’effettivo funzionamento dell’aeroporto di Grottaglie. Ogni aeroporto ha una funzione sociale oltre che una funzione economica e proprio l’aeroporto di Grottaglie reputo che possa incidere in tal senso per il territorio dell’intera provincia jonica, quindi anche per la zona turistica di Castellaneta e Ginosa, per la Basilicata e per la Calabria ed alcune zone del Salento”.
"Non sta a me definire con esattezza i numeri della potenziale movimentazione prosegue il consigliere Idv - o una misura dell’eventuale utenza, ma sicuramente nel momento in cui un aeroporto si attiva è imprescindibile lo sviluppo della utenza e movimentazione. Mi è capitato di andare a Parigi in questi giorni e di fare scalo non in un aeroporto di pregio internazionale ma, mediante Ryanair, di atterrare a Beauvais, un aeroporto che sembrava un capannone dismesso eppure con una movimentazione incredibile, perché Ryanair gestisce una quantità incredibile di aeroporti senza particolari peculiarità in Europa a costi minimi, ebbene non vedo perché non si possa fare la stessa cosa qui con incentivazione di economia in tal senso! Ribadisco che se non ci apriamo a questo settore e a chi vuole proporre trasporti civili sull’aeroporto di Grottaglie noi come rappresentanti istituzionali abbiamo fallito nel nostro operato, perché dobbiamo incentivare il più possibile lo sviluppo di realtà economiche nuove diverse, eterogenee, avulse da uno spiccato baricentrismo e che guardino oltre una politica di stretto localismo.
Nell’occasione della guerra del Kosovo l’aeroporto di Grottaglie è stato utilizzato, benissimo persino senza la pista lunga, era funzionale e funzionante. Cosa è successo dopo rispetto all’urgenza di quel momento? L’aeroporto potrebbe essere utilizzato non solo per jumbo (che richiedono determinati crismi di pista) ma anche per ATR, aeri più piccoli, elicotteri etc etc, purché l’aeroporto ci sia!
Sono certo che il limite non risiede nell’aerostazione, ma nella voglia di pianificare scelte strategiche che potrebbero dare estremo beneficio ad una regione che aspira a diventare riferimento turistico del mezzogiorno e che ambisce ad una economia florida basata sulla internazionalizzazione dei propri prodotti e qui mi riferisco al meglio che il settore agricolo del nostro territorio può esportare nell’arco di poche ore di viaggio. In provincia di Taranto abbiamo, ad esempio, una magnifica uva o delizie del settore agrumicolo e non solo questi pregiati prodotti. - conclude Mazza - Se un aeroporto funziona, si creano nuove e diverse opportunità lavorative per cui chiedo che venga accettata l’idea a livello regionale che entro sei mesi si possa cogliere questa occasione”.
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