Tutti i sindaci hanno categoricamente smentito ogni tipo di coinvolgimento ovvero di confronto diretto con il governatore regionale. Ancora una volta i primi cittadini svestendosi dalla loro appartenenza politica hanno stigmatizzato il comportamento della Regione Puglia che ha proceduto alla chiusura degli ospedali senza varare un reale piano di proposte alternative.
Oggi di fatto vengono chiusi interi nosocomi, ovvero ridimensionati altri, senza garantire la contestuale attivazione dei servizi territoriali che avrebbero assicurato il presidio e l’assistenza sanitaria a tutti quei territori che di fatto ne rimangono privi.
L’ANCI ribadisce che la Regione e le direzioni aziendali hanno pervicacemente impedito la partecipazione, obbligatoria per legge, dei Comuni e dell’ANCI, nei processi di programmazione sanitaria. Anche la conferenza permanente regionale non è costituita perché la Regione Puglia non ha provveduto alle designazioni di sua competenza.
I Comuni e l’ANCI non sono contro la riqualificazione e il riequilibrio dei conti del servizio sanitario pugliese; sono contro la evidente incongruenza e inefficacia delle azioni programmate dalla Regione. L’ANCI ribadisce che occorre apportare correzioni sostanziali al Piano di riordino, in primo luogo allineando le politiche regionali al nuovo piano sanitario nazionale recentemente approvato da tutte le Regioni; in secondo luogo, costruendo una rete degli ospedali che garantisca il più alto livello di specializzazione e una rete di servizi territoriali che garantisca l’integrazione socio-sanitaria per il soddisfacimento dei LEA,uniformemente sul territorio regionale. L’associazione dei Comuni pugliesi auspica infine, che tutti i programmi di riqualificazione dei servizi siano sostenuti da congrue risorse di investimento per l’ammodernamento delle strutture e delle tecnologie.
Dal Consiglio regionale dell’ANCI pugliese è emersa la necessità di costituire un proprio gruppo di lavoro che possa confrontarsi unitamente alle rappresentanze delle conferenze dei sindaci delle ASL,per poter meglio elaborare una proposta organica che veda nel quadro completo del riordino sanitario pugliese, salvaguardare i livelli assistenziali e i servizi essenziali alla persona sul territorio.
Bari, 14 aprile 2011
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