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martedì 5 aprile 2011

Sindacato autonomo di Polizia: non ne possiano più di questo tiro al bersaglio dei politici

Da molti giorni assistiamo ad uno stillicidio gratuito da parte dei mass-media e di alcuni parlamentari che ignorando le difficoltà in cui operano le forze dell’ordine dislocate alla tendopoli di Manduria chiedono le dimissioni dei vertici della prefettura e della questura di Taranto.
Tutto questo è “vergonoso e inaccettabile”. 

Questa segreteria provinciale nell’interesse di tutto il personale che opera presso il centro di Manduria respinge al mittente le critiche e ne stigmatizza il comportamento strumentale. Questi signori politici ed ex “brontosauri della politica “che amano attorniarsi di giornalisti nel momento in cui fanno visita alla tendopoli di Manduria  allestita, peraltro, in due giorni che attualmente accoglie oltre 2000 immigrati, ed invece di proporre delle soluzioni agli innumerevoli problemi, invece di supportare il lavoro dei funzionari e di tutto il personale che operano  diuturnamente con pochissime ore di riposo, prendendo a pretesto questa emergenza umanitaria, sparano ad “alzo zero” su vertici delle forze dell’ordine  che sono lontani mille miglia dalle vicende politiche che stanno attraversando il nostro paese attenendosi solo ed esclusivamente alle direttive impartite dal ministero dell’interno.
Esprimiamo, pertanto, tutta la nostra solidarietà non solo ai nostri vertici e a tutto il personale colà operante,  ma in particolare al sottosegretario mantovano e al sindaco di Manduria che sono stati lungimiranti nello stigmatizzare l’inopportunità di allestire in due giorni un centro di accoglienza cosi grande.

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Io so perché sono un intellettuale, uno scrittore, che cerca di seguire tutto ciò che succede, di conoscere tutto ciò che se ne scrive, di immaginare tutto ciò che non si sa o che si tace; che coordina fatti anche lontani, che mette insieme i pezzi disorganizzati e frammentari di un intero coerente quadro politico, che ristabilisce la logica là dove sembrano regnare l'arbitrarietà,
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Pierpaolo Pasolini
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ammazzato nel novembre del 1975

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