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terzo lotto |
Il comitato Vigiliamo per la discarica, in merito al comunicato del 10 aprile u.s. diffuso dal circolo “Pasolini” di Sinistra Ecologia e Libertà (SEL) a proposito del ritiro del progetto, da parte della Ecolevante spa, avente ad oggetto la costruzione di una piattaforma per rifiuti pericolosi e non, comunica quanto segue.
Già nel 2004 la Ecolevante spa presentò un progetto di piattaforma, per rifiuti pericolosi e non pericolosi, annessa al 1° e 2° lotto. In seguito il progetto fu fermato per l’azione sollecita svolta dal comitato Vigiliamo per la discarica. Ma, a distanza di qualche anno, il progetto per la costruzione della piattaforma è stato ripresentato come struttura annessa al 3° lotto, dopo essere stato opportunamente modificato, secondo quanto riferisce il Bollettino Ufficiale delle Regione Puglia del 2 dicembre 2010.
Ora, alla luce di un eventuale 4° lotto e di un altrettanto possibile se non realizzato cambio di proprietà -dalla Ecolevante a una municipalizzata del Nord Italia, la Lgh- Vigiliamo ribadisce che continuerà il suo ormai quasi decennale impegno di vigilanza, dal momento che il progetto per la piattaforma per rifiuti pericolosi potrebbe essere ripresentato o a nome dei nuovi proprietari oppure, come già avvenuto, come progetto annesso all’eventuale 4° lotto.
Inoltre, Vigiliamo non può fare a meno di constatare che l’improvvisa marcia indietro della Ecolevante, sul progetto per la realizzazione della piattaforma per rifiuti pericolosi, suscita interrogativi ancora più inquietanti di quelli sorti quando il gestore della discarica per rifiuti speciali decise di presentarne la richiesta. I cittadini di Grottaglie non possono non porsi le seguenti domande alle quali è doveroso che si diano anche una risposta.
Sono proprio estranee a questa improvvisa marcia indietro della Ecolevante le elezioni amministrative comunali? E se estranee non fossero le ormai imminenti elezioni amministrative a questa rinuncia della Ecolevante, a chi gioverebbe questa “strana” decisione di ritirare il suo progetto? Forse a coloro che in tutti questi anni hanno favorito lo scempio ambientale, anche facendo finta di opporvisi? Le risposte sono ovvie, persino banali, ma altre osservazioni e un ultimo interrogativo sono necessari.
Con profondissima indignazione, il comitato Vigiliamo per la discarica ancora una volta è costretto a prendere atto del silenzio ostinato e pervicace (cioè ostinato e dalle conseguenze pericolose) del presidente Vendola, fondatore di un partito che ha nel suo nome le nobili parole di Ecologia e Libertà, in merito a richieste di fondamentale importanza per il nostro territorio.
Richieste che riguardano: a) la ri-discussione delle Autorizzazioni integrate ambientali concesse alle discariche Ecolevante, Vergine e Italcave; b) l’istituzione e l’entrata in funzione del registro tumori; c) lo studio epidemiologico per i cittadini residenti nella provincia di Taranto; d) la disposizione di adeguati controlli, disposizione che solo la Regione può dare alle sezioni provinciali dell’Arpa, per quei rifiuti recanti il cosiddetto “codice a specchio”, cioè per quei rifiuti industriali recanti la specificazione “diversi da”, che sono rifiuti la cui pericolosità è presunta, salvo che il conferimento del rifiuto sia accompagnato da tutte le necessarie, adeguate, approfondite e complete analisi che escludano la presenza nel rifiuto di sostanze pericolose che superino i limiti di concentrazione stabiliti dalla legge.
Riuscirà la sollecitudine della sede locale di SEL, almeno ora che siamo in piena campagna elettorale, a far rompere al presidente Vendola il suo inquietante silenzio?
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blog culturale fondato dalla giornalista Lilli D'Amicis